Nella notte vengono i pensieri e sembra quasi facciano a botte quando ti arrivano nella mente, li senti, corrono avanti e dietro ed alla fine non dicono niente. Camminano con te, ti prendono per mano e spesso fanno discorsi strani, allora tu li scrivi su quei fogli bianchi di carta, che adori tanto, ma dopo ti ritrovi a strapparli in mille pezzi e a star lì a guardarli svolazzare via dalla finestra come fossero coriandoli. Volano in quel nero e ti accorgi della pace che c’è nella città di notte. Si perché quando c’è tanto silenzio riesci anche a sentire le zampe di un cane sull’asfalto e ti meravigli del canto degli uccelli che di giorno dimentichi esistano. Che pace quando nel silenzio della notte ogni cosa fa rumore… la natura parla, gli animali parlano… i nostri pensieri parlano.
Bisbigliano cose anche assurde, ideali talvolta, i pensieri. Sono come l’acqua che sgorga dalla fontanella in piazza. Il suo flusso pare ordinato, uniforme, continuo ma talvolta esso si inarca in schizzi come getti d’ acqua improvvisi, strambi, rocamboleschi. Sono quelli racchiusi nel riferimento a una persona speciale, quella che ti fa svegliare di notte, in quella pace interrotta dal sogno. Sono i pensieri che, d’improvviso ti spingono a desiderarla, a tenerla vicino, sopra di te. A baciarla. I pensieri che ravvivano, anche solo per un po’, che ti fanno sentire la pelle umida di eccitante sudore, quelli che ruggiscono, che tracciano disegni nuovi o rinnovati sul foglio della vita.
E’ proprio un dolce, incantevole parlare quello dei pensieri, che da soli sono i più eloquenti di qualsiasi frase scritta… E’ il linguaggio dei pensieri quello che si riesce a capire meglio, nella propria intimità e che riesce a farsi ascoltare bene, anche quando essi sembrano confusi. Subito creano movimento e si legano al cuore, in un andirivieni di emozioni, scambiate con la mente. E in essi, ti senti persona viva, capace di amarsi e di amare.
E così, il loro rumore diventa musica sublime, orecchiabile, ballabile nella pista dei sentimenti, dove si riesce a danzare spediti, come su un paio di pattini e se si è bravi, a mantenersi in equilibrio su di essi, senza scivolare all’improvviso e cadere sul pavimento della precarietà esistenziale.
Quelli della notte, sono i pensieri più liberi, agili, veritieri.
Sono i nostri amici più veri, i migliori.
Marinella & Ben per @tantipensieri
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