Sì, messa così. Perché pensandoci bene è tutta una questione di prospettiva, la vita.
Quando ancora lottiamo per crescere, senza sapere cosa significhi davvero, abbagliati dal sogno di indipendenza, del “non dover rendere conto”, del decidere da soli cosa fare, quando farlo e con chi, beh, allora guardiamo la vita dal basso, con lo sguardo di chi sta imparando come funziona. Inseguendola. Come se avessimo davanti un pianoforte per la prima volta e scoprissimo che ad ogni tasto corrisponde un suono diverso, sapendo che è possibile farne grandi cose, ma in futuro. Quel futuro che sarà roseo. Deve essere così. Ce lo dicono tutti. E ci sfreghiamo le mani, scalpitando e rosicchiando libertà, appena possibile.
Poi c’è un giorno in cui tutto cambia. C’è una scatola che è pronta lì per noi da sempre. Ci buttiamo dentro spensieratezza, i nostri giochi e la voglia di crescere. In particolare questa la chiudiamo in un’ulteriore scatolina più piccola, a chiave. Dovesse mai venirgli in mente di ripresentarsi. La fantasia invece è appiccicosa e non te ne liberi facilmente. I più fortunati la confinano nei sogni, a me è rimasta incollata agli occhi. E’ questa la fase della vita in cui la guardi dritta in faccia, sapendo che devi ancora spremerla tanto. Un pezzetto di futuro te lo sei già giocato, scoprendo che qui, a volte, i cattivi possono anche vincere.
Poi accade qualcosa di inaspettato che stravolge i tuoi piani. Perché se non sei un pazzo sprovveduto che vive alla giornata, senza affetti, radici, sogni, avrai fatto dei piani, no?! D’improvviso qualcuno o qualcosa te li scombussola. Ti mancavano tre o quattro pezzi per chiudere il puzzle al quale lavoravi da un po’, quello con la foto di una cabina d’aereo, piena di pulsanti, leve, lucine, molto complicato. Ti svegli e trovi i pezzi ammassati. Ora la vita è tornata ad essere lì in alto, ma tu continui a guardarla negli occhi. Non la insegui. La consumi. Godendo di ogni singolo passo, soffrendo per ogni singola rinuncia, succhiando forza alla vita stessa.
E sarà anche più alta di te. Ma sei tu al comando ora e non hai nessuna fretta di vedere come andrà a finire, ma solo di vivere un altro presente. E un altro ancora.
No, messa così la vita non è affatto male.
@italicussAR
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