Ma sì, odiami. Ma sì, amami. Ma sì dai, cambia idea ogni volta che vuoi, sentiti libera e anche prigioniera. Ma sì, fuggi, purché poi torni.
Ma sì, incazziamoci e poi facciamo l’amore fino a domattina. Ma sì, stupiscimi ogni volta di più con la tua complicata semplicità. E la tua stupida sensibilità fammela scivolare addosso, e con la tua morbosa voglia… stringimi fino a farmi soffocare.
Dai, dammi un pretesto per starti addosso, una ragione in più per avere a che fare con te.
Ma sì, usiamoci.
Ma sì, sopportami. E fatti sopportare.
Ma sì dai, non essere catalogabile per nessuno ma per me sii sempre chiara, anche nei momenti di totale incoerenza.
Dai, sorridi, respira, vai avanti.
E disfiamo gli zaini, quello pieni di quel poco che abbiamo portato nel nostro ultimo viaggio. E riempiamoli di nuovo, a patto che si parta insieme.
E poi mettiamo fine a quest’inizio. O iniziamo una nuova fine.
Ma sì dai, balliamo. Però lo sai, devi portare te, io sono un manico di scopa ma ti abbraccio e danzo.
E volo.
Dai, leggimi un libro, ma non uno qualsiasi, cerca qualcosa che mi faccia sognare.
Ma sì, poi ti racconterò una storia, di quelle che ti faranno addormentare.
Ok, dormiamoci su, poi magari all’alba aspetteremo il tramonto e chissà, cercheremo un modo per riempire questo tempo e questo spazio. Insieme. Oppure ognuno per la sua strada. Consapevoli che tanto prima o poi si torna sempre al solito bivio. Sì, proprio quello in cui, fermi a guardarci intorno, un po’ spaesati e un po’ divertiti, ci siamo conosciuti.
@immaginoleggero