Accidia, un vizio capitale o una malattia da curare

Accidia, ultimo dei vizi capitali ovvero il meno importante per i dogmi cristiani, uno di quei peccati che anche il prete ti liquida con due padre nostro ed un atto di dolore, un peccatuccio insomma. Come per la legge: passare da omicidio a furto con destrezza, questo è l’ordine dei sette peccati, il più grave la superbia ed il meno grave l’accidia, carcere a vita versus una notte in gattabuia.

E’ il peccato del non fare, dell’oziare, del non volere, del non realizzare, dell’arrendersi, del non avere voglia, del dolce far nulla triplicato all’ennesima potenza, dell’essere o non essere per citare Shakespeare, è il non peccato dei deboli, dei depressi, degli apatici e degli annoiati. Raggruppa un genere di essere umano che, indipendentemente dallo status sociale, ha troppo o troppo poco e che diventa talmente apatico ed indolente da arrivare a restare in un letto tutto il giorno.

Ecco si, è questo che penso dell’accidia, penso che sia una malattia o meglio che possa diventare una malattia, penso che la predisposizione a compiangersi e al “non essere” si trasformi, quasi in modo subdolo e quindi pericoloso, come il cancro, in una vera e propria depressione dell’anima.

Ho conosciuto persone perennemente indolenti ed insoddisfatte e le ho conosciute quando tutto si è trasformato in una brutta malattia; i medici dicono che si possa curare ma io non ho mai visto queste persone essere davvero guarite, purtroppo non ricordo di averle viste sorridere in modo spontaneo, uscire e divertirsi, le ho solo viste sforzarsi di vivere.

Con questo ultimo “peccato” concludo qui le mie riflessioni sui sette vizi capitali, nel ripercorrerne il significato ho capito che: gli ultimi saranno i primi e, che sicuramente nessuno è perfetto.

Ho anche pensato che in fondo ognuno di noi è un insieme scomposto e variegato di peccati e di imperfezioni e questo ci rende meravigliosi. Forse è per questo che ormai è diventato demodé parlare di  Accidia, Superbia e Ira, meglio usare i peccati del nuovo millennio: disagiato, arrogante e incazzoso.

Arianna Capodiferro alias @arica72 

Immagini dal web

 

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