La lussuria. Ci lecchiamo le dita da quando eravamo bambini

Se per gli altri peccati capitali si possono raccogliere molteplici testimonianze, per il terzo vizio capitale difficilmente ci sarà qualcuno disposto a dirvi che morirà all’inferno per la smodata voglia di sesso, per il desiderio di possedere uno o più corpi, per la spasmodica ricerca del piacere in senso più lato.

Il lussurioso non ha altri interessi se non quello di godere e lo fa anche a costo di esagerare, se per le donne si potrebbe parlare di ninfomania per l’uomo si dice satiriasi, anche se non sono proprio la stessa cosa della lussuria.

Ninfomania e satiriasi sono malattie vere e proprie che derivano da comportamenti sessuali psicologicamente fuorvianti. La lussuria è, invece, una ricerca fine a se stessa del piacere a tutto tondo.

Sappiamo bene che più una cosa è proibita e più il desiderio di infrangere regole e schemi ci attrae diventando facile preda del peccato.

La società moderna, più di altre civiltà del passato,permette di essere liberi di peccare, ormai non ci sono più filtri, non ci sono più tabù ed anche solo parlare di sesso è più facile, se ne parla anche troppo ed ovunque. Tutta questa libertà, se da un lato è una conquista,dall’altro ci toglie il gusto di ricercare il piacere, quello vero, quello del corpo. 

Mi spiego meglio, non è forse vero che da uno smartphone puoi mandare foto, link, video senza più problemi, questa tecnologia, è ormai provato, ci sta restituendo:

  • facili conquiste
  • poco dialogo
  • mancanza di contatto fisico
  • in una parola la lussuria del nuovo millenio è Il Sesso Virtuale.

E’ facile.

Non impegna.

Nessuno sta davvero tradendo, stanno tutti giocando con il telefonino con una mano, mentre con l’altra!

(estremizzando oso dire che il sesso vero è per pochi coraggiosi..)

La ricerca del piacere ha origini profonde in tutti noi, anche il meno lussurioso, una volta nella vita si sarà leccato le dita da bambino mentre mangiava una prelibatezza, anche quello è piacere, i gusti e l’assaggiare sono piaceri, la nutella, un cono gelato, la pizza.

Certo, direte voi, sono godurie meno gravi del piacere sessuale ma sempre godurie restano, ma in fondo cosa possiamo farci? 

Possiamo non esagerare, controllarci, rifuggire la ricerca del piacere fine a se stesso, ma non è facile, non è nella natura umana, nasciamo cullati nel piacere del seno materno…

Comunque sia, io la penso come D’Annunzio che diceva:

“Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo.

Il piacere.”

Arianna Capodiferro

alias @arica72

 

 

 

 

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