Conoscete il significato dei sette peccati capitali? Ricordate perché sono sette? Quale peccato siete?
- superbia
- l’avarizia
- la lussuria
- l’ira
- la gola
- l’invidia
- l’accidia.
I peccati sono sette perché sette è un numero ricorrente nei rituali, 7 giorni per la creazione, 7 giorni per costruire l’arca di Noè, Primo Levi racconta che il numero sette si lega a riti di espiazione e purificazione, così come sette, per esempio, è un numero sacro nella religione ebraica. In conclusione i sette peccati capitali, in ordine per come elencati, sono niente altro che, una convenzione pressoché religiosa, patriarcale e sociale.
Il cristianesimo ne definisce in quest’ordine la gravità, quindi meglio essere invidiosi di superbi, meglio essere annoiati e senza fede (esemplificazione di accidia1) che avari e così via.
In realtà di vizi o peccati, che dir si voglia, siamo pieni ben oltre il numero sette, la società del nuovo millennio ha inventato peccati nuovi e sotto-peccati dei vecchi e ne fa un uso smodato ogni giorno. Vedi la vanità, poi abbiamo anche nuove distinzioni dei peccati, per esempio, quelli carnali sono più gravi o meno gravi di quelli dell’anima?
Peccato che i peccati, scusate il gioco di parole, siano spesso anche dei sentimenti, che ci piaccia o no, sono i sentimenti nell’accezione più negativa del termine. Sono virtù al contrario.
Per esempio, al giorno d’oggi quando le persone parlano troppo si dice che “si piacciono” queste persone sono probabilmente un insieme di peccati tra cui la superbia, sono i cosiddetti saccenti, esperti di tutto, ascoltano poco e chissenefrega, d’altro canto chi li giudica siamo noi che, quindi, pecchiamo di invidia, ira ed avanti così.
Una precisazione sull’accidia che, seppur all’ultimo posto, di una classifica vecchia di 2000 anni, è 1 “strettamente legata alla noia, poiché nascono entrambe da uno stato di soddisfazione e non di bisogno. Tale vizio può essere considerato il male della modernità nella forma della depressione, o il male della gioventù del tempo attuale, afflitta da assenza di interessi, monotonia delle impressioni, appiattimento delle sensazioni, e vuoto interiore dovuto a un eccessivo soddisfacimento esteriore (cit).”
Siamo tutti peccatori, diceva uno famoso, si forse si ma siamo anche tutti vittime di questa società moderna, così come eravamo vittime in altre epoche ben più tristi, il Medioevo e chi se lo scorda?
Concludo lasciandovi come al solito alle mie domande su cui rispondere insieme, perché alla fine “chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra” (Gesù di Nazareth, Vangelo secondo Giovanni).
Che vizio sono io?
Io sono tutti e sette con riporto di uno…
Arianna Capodiferro
Alias @arica72