Ultimamente intorno a noi tutto è diventato un’illusione perché, da un paio d’anni a questa parte, la nostra vita ruoto attorno a social, a fake, a foto finte o rubate, a vite inventate; ormai tutto è falso a partire dalla nostra stessa vita.
Purtroppo siamo arrivati ad un punto in cui non ci accontentiamo più e quello che abbiamo non ci basta, più abbiamo e più vorremmo avere; siamo diventati gelosi di tutto e di tutti perfino di noi stessi.
Stiamo vivendo dentro ad un involucro gigantesco dove ci hanno tolto tutto quello che di bello avevamo: i sogni, la fantasia, l’amore e le parole. Siamo diventati tutti fotocopie di un originale che ormai è difficile, se non raro, da trovare; siamo maschere, password, nickname e username che usiamo giornalmente per entrare in luoghi dove niente è sotto controllo, dove tutto è privo di colori.
Un luogo dove le persone non sono quelle che crediamo possano essere e dove noi stessi pensiamo di contare qualcosa per qualcuno che neppure conosciamo; dove chiunque ci illude che le nostre parole possano rimanere eterne quando invece volano con la prima folata di vento.
In verità in quei “mondi virtuali” nessuno conosce nessuno e le false amicizie si sprecano, nessuno ci ascolta veramente, pochi ci ammirano e molti ci invidiano o, addirittura, ci odiano. Un odio che probabilmente, nasce da qualcosa di profondo e di cui, ancora oggi non riesco a dare una spiegazione.
Viviamo, mangiamo, ci vestiamo seguendo mode e stereotipi che ci plasmano e che ci tolgono quella personalità che ognuno di noi non dovrebbe nascondere sotto a finte maschere. Tutti dovremmo imparare ad essere realmente quello che siamo, non dovremmo inventarci una vita per sembrare “perfetti” quando di perfetto non abbiamo niente.
Ma quello che dovremmo imparare è che non dovremmo “ingannare” le persone facendo creder loro che ci interessano per poi capire che l’interesse non c’entra niente, è solo un gioco, un’abile illusione.
Stiamo attenti a come apparire, non abbiamo riguardo a giudicare chiunque crediamo debba essere giudicato e puntiamo il dito verso gli altri quando alcuni di noi prima di giudicare o puntare il dito dovrebbero chiedersi chi siamo noi per sputare sentenze su gli altri.
Siamo così immersi in questa bolla d’illusione che ci stiamo dimenticato i valori veri ed i piccoli gesti.
Siamo sempre attaccati ad uno schermo che non riusciamo più ad alzare gli occhi al cielo, non siamo più in grado di distinguere la realtà dalla fantasia.
Abbiamo scambiato tutto quello che la vita di bello ci stava offrendo come l’amicizia, lo stupore, la meraviglia, l’affetto e l’amore con uno schermo che ci illude ed al tempo stesso ci disillude, che non ci regala emozioni ma solo un’evasione dalla realtà per poi farci atterrare in sogni più grandi di noi, perché sognare è bello si ma si dovrebbe imparare a farlo senza dimenticarci della nostra vita che scorre.
Alla fine finiamo per sovrapporre quelle due linee che non dovrebbero incontrarsi mai e non solo finiamo per mischiare la vita reale ai sogni, ma ci dimentichiamo di tutto quello che ci servirebbe per ritrovare quello che un tempo eravamo.
E allora sì che potremmo finalmente riprenderci quello che abbiamo perso: la nostra identità.
Barbara per @tantipensieri
Immagine dal web