“Preparati, vengo a prenderti.”
“Dove andiamo?”
“Vedrai, ti piacerà.”
Con queste parole salimmo in auto, la giornata era soleggiata e bellissima e la sorpresa lo fu altrettanto. Con il sole in faccia andammo incontro al nostro destino.
Il luogo non era molto lontano, un paio d’ore di auto e ad un certo punto la strada iniziò ad inerpicarsi, sempre più su, sempre più tortuosa, fino a raggiungere la volta d’accesso a quel paesino.
Ne avevamo parlato spesso, ma non eravamo mai venuti. Si trattava di un borgo medievale incastonato fra le montagne in un paesaggio stupendo. Guardando da lassù la veduta era incantevole e l’orizzonte proposto era da mozzare il fiato. E soprattutto, cosa che più conta, tu eri lì con me, al mio fianco, la tua mano nella mia e il nostro sguardo viaggiava insieme, sempre insieme, verso il nostro destino. Ti abbracciai, mentre il sole ci scaldava i volti, e senza dire nulla ti baciai, un bacio lungo e profondo, un bacio dei nostri. Ecco, se avessi potuto fermare il tempo è proprio lì che l’avrei fatto, su quello strapiombo, in quel momento, con te fra le mie braccia.
Il borgo era piccolo, ma molto caratteristico, e vi si respirava un’aria particolare; le strade strette percorse solo a piedi (le auto infatti erano da lasciare fuori dalle mura del borgo) o, al massimo, dai muli, le case basse fatte in pietra a vista, le donne sedute davanti casa, un piccolo Paradiso ancora incontaminato dove perdere la cognizione del tempo. Era un po’ come essere stati catapultati nel Millequattrocento (quasi Milleecinque, come dicevano Troisi e Benigni).
Camminammo senza pensare, sempre mano nella mano, abbracciati stretti stretti, parlando e ridendo come non avevamo fatto mai. La spensieratezza ci accompagnava in quella gita “fuori dal mondo”, le nostre risate, i nostri baci, la nostra vita insieme.
Fu una giornata bellissima passata tra l’odore dell’erba e il profumo della storia, tra lo splendore dei tuoi occhi e la dolcezza delle tue labbra, solo noi, sempre insieme, una giornata diversa dove fermare il tempo nel mezzo del tuo abbraccio.
Gianni per Tantipensieri