Il titolo è tratto da una canzone che canta Ornella Vanoni, forse la ricorderete, si chiamava DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO, in questo periodo questa canzone a me vienesempre in mente, sarà che, da bambina mio padre l’ascoltava, mentre si faceva la barba ed io piccina stavo lì, seduta a guardarlo in adorazione e con la paura che si tagliasse e sarà che alla fine la Vanoni piace anche alla donna adulta di oggi, fatto sta che amo questo testo.
La canzone si presta a riflettere, riascoltatela se potete, su l’anno che si chiude ed uno nuovo che arriva, un momento in cui qualche bilancio, anche inconsciamente, lo facciamo, vorremmo tirare somme e conclusioni e vorremmo progettare un futuro ma non è facile. Ripercorriamo mentalmente tutto quello che abbiamo vissuto e, non avremmo voluto vivere, e quello che desideravamo, ma non è accaduto, rifacciamo buoni propositi, dai più stupidi ai più seri, sapendo che al giorno d’oggi è sempre tutto molto complicato.
Complicato realizzare anche il più futile dei desideri, complicato realizzarli da soli o in coppia, complicato realizzare se stessi per come davvero vorremmo, figuriamoci quando stai crescendo, sei tra i 40 ed i 50 anni e ti chiedi, cosa sono diventato? Era quello che volevo?
Per quanto ovvio non ho le risposte a queste domande, posso solo esprimere il mio piccolo parere, ognuno di noi sa nel suo cuore chi e cosa è davvero ed ognuno di noi deve continuamente migliorare, crescere e cercare di farsi rincorrere da questa vita che invece corre velocissima.
Adesso rifacciamo come sempre:
nuovi propositi
vecchi propositi
e così via…
Arianna Capodiferro
alias @arica72