La sorpresa

Quel giorno era un giorno speciale, particolare, atteso da molto tempo.

Quando si svegliò quella mattina era in preda ad una strana eccitazione; aveva preparato tutto con molta cura eppure aveva sempre l’impressione che qualcosa gli stesse sfuggendo di mano, la paura che all’ultimo momento ci fosse qualcosa che dovesse andare storto.

Nel corso della giornata sbrigò le ultime cose in fretta e poi si diresse là, alla casa in campagna, dove finì di pulire e di sistemare le ultime cose. Tutto doveva essere perfetto, nulla doveva essere lasciato al caso.

L’ambiente era scintillante, pulita di tutto punto, come non lo era stato mai, ogni cosa nel suo spazio naturale. Era una casa vecchia, un vecchio rudere che lui aveva pazientemente ristrutturato nel corso degli anni, con pazienza e precisione e dove si rifugiava spesso nei week end, lontano dalle luci e dai rumori della città.

Da qualche mese, però, non andava più; da qualche mese la sua attenzione era completamente catalizzata su di lei; il caos cittadino non gli era mai sembrato così accogliente come dal giorno in cui l’aveva incontrata.

Lei era diventata la sia Stella Cometa e tutto il tempo libero lo passavano insieme. Quella sera aveva deciso d’invitarla a cena nella sua casa in campagna. Lei aveva accettato di buon grado, ma sarebbe venuta autonomamente, si era fatta spiegare dettagliatamente il posto ed ora lui la stava attendendo trepidante.

Ed ecco che vide l’auto entrare nel vialetto, il cuore gli pulsava in gola mentre usciva ad accoglierla; un abbraccio e un lungo, tenero, passionale bacio, uno dei loro, in quel posto che lei non esitò a definire incantevole.

Entrarono, lui le mostrò la casa semplice, ma ben fatta e soprattutto frutto del suo lavoro; lei apprezzò e non potè fare a meno di pensare a che fortuna aveva avuto ad incontrarlo, così per caso, e da lì in poi a non lasciarlo più.

Si sedettero a tavola, cenarono, parlarono, si scambiarono effusioni e tenerezze di cui erano sempre prodighi quando erano insieme. Ma a lei mancava qualcosa … non riusciva a capacitarsi di come lui non ne parlasse, non era da lui … ma non disse nulla.

Lui la conosceva già molto bene, nonostante fossero insieme solo da qualche mese e sapeva che ci stava rimanendo male … ma non poteva fare altrimenti.

A fine cena si prese qualche minuto e uscì dalla stanza.

Quando tornò aveva in mano una grossa torta, tutta panna e frutta, con una grossa candelina al centro, a forma di cuore.

Entrò e disse “BUON COMPLEANNO AMORE MIO”!

E la baciò, come non l’aveva mai baciata prima, con una foga ed un’intensità che la fecero vacillare. Lei aveva gli occhi lucidi per l’emozione, credeva che si fosse scordato del suo compleanno e questa sorpresa l’aveva travolta.

Si lasciò cadere tra le sue braccia possenti, sicure, avvolgenti. Al loro interno si sentiva protetta da tutto e da tutti.

E a quel punto poterono iniziare i festeggiamenti.

Gianni per Tantipensieri

Immagini dal web

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