Portami a ballare

Mi chiedesti con candore “Portami a ballare”.

Ti avrei portata ovunque, qualsiasi cosa poteva essere tua, bastava chiederlo e io avrei fatto qualsiasi cosa per te.

“Portami a ballare” … e non seppi dirti di no.

Ti portai nel locale più alla moda della città, ti volli elegante, più bella di quanto tu già lo sia normalmente.

Ti chiesi di indossare quella camicetta bianca che a me fa impazzire e quella gonna, quella che indossavi il giorno che ti ho conosciuta.

E ti chiesi di non indossare le mutandine.

Era proprio in quel locale che ti avevo conosciuta, quasi tre anni fa, i tre anni più belli della mia vita. Quella nostra relazione complicata, ma appagante, iniziata quasi per caso con un “Signorina, posso offrirle qualcosa da bere?”. Quando tu ti girasti i nostri occhi si incrociarono per qualche istante e dal quel momento tutto assunse i colori della primavera.

Tre anni di una relazione vissuta come forse non avresti voluto, con il mio lavoro che mi portava spesso ad essere fuori per giorni, a volte per settimane. E tu ad aspettarmi e a godere di quei momenti, brevi e intensissimi, che riuscivo a dedicare a noi.

Insieme eravamo una forza della natura, il nostro Amore, quello con la A maiuscola, si percepiva a distanza; parlavamo di tutto, ridevamo e scherzavamo come bambini … e facevamo l’amore … Dio se lo facevamo, in un modo che avrebbe fatto invidia ai più famosi amatori della storia. Lo facevamo nei posti più impensati, ogni momento era quello buono per stare insieme. Lo facevamo a volte con una “ferocia” inaudita, ma sempre con quella dolcezza dettata dal nostro amore.

Ti portai a ballare, quella sera, perchè in quel periodo ti sentivo distante, come se qualcosa si fosse incrinato tra di noi. Decisi che volevo sapere, sentire se tu mi amavi ancora come tre anni fa, e se tutto doveva finire allora doveva farlo lì, dove tutto era iniziato.

Entrammo, non ci eravamo più tornati da quella sera, ma restava sempre il nostro locale. L’atmosfera non era cambiata affatto e appena entrato sentii come essere tornato a casa, mille ricordi riaffiorarono nella mia mente, mille emozioni per quei tre anni passati insieme. Ballammo tutta la serata, tu eri tremendamente sexy, come sempre, sorridente e gioiosa, con quella tua gonna svolazzante che ogni volta che la vedevo avevo voglia di strappartela di dosso.

Ci sedemmo esausti su un divanetto appartato, ci guardammo negli occhi e capimmo subito che nulla era cambiato tra di noi, che ci amavamo come il primo giorno e che ci saremmo amati per sempre. La nostra storia non avrebbe mai avuto fine. Le nostre bocche si unirono a suggellare con un lungo bacio quella promessa inespressa. Fu un bacio dei nostri, pieno di calore e di passione, con le mie mani sul tuo viso, con le tue mani fra i miei capelli.

E come mossa da una forza invisibile la mia mano scese dal tuo viso ad accarezzarti il corpo, provocandoti brividi irrefrenabili. Scese giù, sempre più giù e mentre ti guardavo negli occhi si fermo fra le tue cosce.

Gianni per Tantipensieri

Immagini dal web

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