Donna dal pianto facile e dal sorriso contagioso.
Donna che spesso è fragile, ma che è capace di vincere una guerra.
Donna che dona amore, che affronta tutto con il cuore.
Arianna Caffarella
Tu uomo,
usa pure le tue mani su di me,
ma per accarezzare le mie insicurezze,
le mie paure,
i miei desideri,
le mie voglie,
la mia anima.
Sandra borghettana
Non regalateci fiori oggi.
Regalateci sorrisi, attenzioni e tanto Amore… è di questo che noi donne abbiamo bisogno.
Barbara Mari
“Un ramo di mimosa ci ricorda una giornata, ma una dolce carezza ed un pensiero sincero ci resta per tutta una vita.
Sabrina Zanella
Rispettiamole queste donne, ma soprattutto amiamole, loro che sono croce e delizia dei nostri giorni, che ci fanno soffrire e gioire, ma delle quali non riusciremo mai a fare a meno.
Celebriamole oggi, amiamole tutti i giorni, ringraziamole sempre.
Gimbo67
L’ 8 marzo è riduttivo per celebrare in un unico giorno la donna, fidanzata ,moglie,amante o figlia, colei che è parte integrante della nostra vita.
Dio grazie che ci sia!
Ogni giorno (molti) non comprendono alla sua importanza e le rendono scontate.
Chi scrive queste righe e un innamorato delle donne in generale e della loro lotta quotidiana contro un mondo che ne sottovaluta spesso le potenzialità e a volte ne abusa con becera violenza sia fisica che verbale.
Da innamorato delle donne posso solo ringraziarle di esistere e rendere questo mondo più piacevole ogni giorno con i loro pregi o difetti, paure o convinzioni, gioie e dolori ma possono stare tranquille i veri uomini ci saranno sempre per loro.
Dal web.
Donne mie illudenti e illuse che frequentate le università liberali,
imparate latino, greco, storia, matematica, filosofia;
nessuno però vi insegna ad essere orgogliose, sicure, feroci, impavide.
A che vi serve la storia se vi insegna che il soggetto
unto e bisunto dall’olio di Dio è l’uomo
e la donna è l’oggetto passivo di tutti
i tempi? A che vi serve il latino e il greco
se poi piantate tutto in asso per andare
a servire quell’unico marito adorato
che ha bisogno di voi come di una mamma?
Donne mie impaurite di apparire poco
femminili, subendo le minacce ricattatorie
dei vostri uomini, donne che rifuggite
da ogni rivendicazione per fiacchezza
di cuore e stoltezza ereditaria e bontà
candida e onesta. Preferirei morire
piuttosto che chiedere a voce alta i vostri
diritti calpestati mille volte sotto le scarpe.
Donne mie che siete pigre, angosciate, impaurite,
sappiate che se volete diventare persone
e non oggetti, dovete fare subito una guerra
dolorosa e gioiosa, non contro gli uomini, ma
contro voi stesse che vi cavate gli occhi
con le dita per non vedere le ingiustizie
che vi fanno. Una guerra grandiosa contro chi
vi considera delle nemiche, delle rivali,
degli oggetti altrui; contro chi vi ingiuria
tutti i giorni senza neanche saperlo,
contro chi vi tradisce senza volerlo,
contro l’idolo donna che vi guarda seducente
da una cornice di rose sfatte ogni mattina
e vi fa mutilate e perse prima ancora di nascere,
scintillanti di collane, ma prive di braccia,
di gambe, di bocca, di cuore, possedendo per bagaglio
solo un amore teso, lungo, abbacinato e doveroso
(il dovere di amare ti fa odiare l’amore, lo so)
un’ amore senza scelte, istintivo e brutale.
Da questo amore appiccicoso e celeste dobbiamo uscire
donne mie, stringendoci fra noi per solidarietà
di intenti, libere infine di essere noi
intere, forti, sicure, donne senza paura.
Dacia Maraini
Gli autori di tantipensieri vi augurano Buon 8 Marzo.