Qualche tempo fa a cena con alcune amiche e amici si chiacchierava del più e del meno e, mentre si parlava, immancabilmente non manca quell’amico o amica che, munito dello smartphone più alla moda, inizia ad estraniarsi dalla conversazione per “entrare” in un altro tipo di conversazione.
Vi sarà capitato anche a voi: essere colui che si “estranea” per rispondere ad un estraneo oppure, essere colui che, mentre parla, viene accantonato perché la priorità acquisita diventa lo smartphone.
Si, vi è capitato, lo so.
Ormai è prassi comune.
Sei a cena, va tutto bene, si parla del più e del meno, anche di argomenti intimi, seri o scherzosi e qualcuno vedi che, improvvisamente, esce dal gruppo che Jack Frusciante, in confronto, era un principiante.
Cosa è successo?
Chi ti avrà mai scritto di così importante da mollare tutti nel bel mezzo di una conversazione vera?
La maggior parte delle volte chi ti scrive arriva da un social, che sia tra quelli più blandi come facebook, instagram o twitter o che siano quelli più “Specializzati” in “love, love, love”… Ed ecco che scatta la febbre social e la chat segreta e la chat scherzosa ma con chi, non si sa. Nella maggior parte dei casi non sai chi sia a mandarti il messaggino oppure pensi di saperlo ma non è così, i chattari compulsivi procedono tipo caterpillar e radono al suolo qualsiasi social, chat e sono perennemente online con chiunque mentre, dall’altra parte tu credi stiano parlando solo con te. Il danno e la beffa!
Ma torniamo a noi, è più importante rispondere allo sconosciuto di turno, rispetto a chiacchierare vis a vis, è più importante farsi belli con una foto del cibo che si sta gustando rispetto a commentare insieme che quel cibo è troppo caro, troppo poco, troppo elaborato; lo so è noiosa una cena tra amici, vuoi mettere una chat nella quale ti inventi una nuova realtà ma soprattutto socializzi?
Estremizzando: è più importante la virtualità dell’autenticità, è più arricchente essere social addicted invece di parlare con il tuo amico di fianco che parla solo di politica o con quella che parla solo di lavoro; è meglio estraniarsi e parlare con gli estranei.
Siamo rovinati.
In tutto ciò però abbiamo sdoganato anche i sentimenti… Ora è più facile dire un “mi piaci”, un “ti voglio bene”, anche un “ti amo” via chat, difficile è dirlo dal vivo o ancora più difficile dimostrarlo nella vita di tutti i giorni. Questa è la vera tristezza: relazionarci in modo vero di fronte ad un sentimento vero, sempre ammesso che ancora si sia in grado di provare un sentimento vero.
In pratica i sentimenti sembrano essere andati in saldo perenne, sono lì a basso prezzo, a kilometro zero come fossero esposti in una vetrina di un negozio aperto H24!
Forse però occorre anche precisare che ciò che costa poco, spesso vale anche molto poco quindi, cambierei la parola sentimento, con un parola meno nobile, ovvero parlerei di “sesso”, senza dover necessariamente demonizzare o sminuire la bellezza di una sana scopata senza amore, direi che però siamo anche un po’ arrivati al limite.
Entro nel dettaglio?
- Lei e lui si conoscono su un social: sono entrambi single scopano e si innamorano. Non fa una piega.
Amore 2.0.
(Una volta era più difficile e forse anche più bello ma vabbè…)
- Lei e lui si conoscono su un social: sono entrambi accompagnati, scopano.
L’amore no, non è previsto e se uno dei due si innamora, l’altro lascia.
Scopata fatta e ciao.
- Lui e lei si conoscono su un social ed uno dei due è impegnato.
Vedi sopra.
In tutto questo “conoscersi su un social” ecco che entra in gioco il “chattaro compulsivo patentato” che sa muoversi nei meandri di ogni tipo di situazione, il funanmbolo della rete, che sa cosa dire, chi adescare (perché di questo si tratta) e chi abbindolare con frasi ad effetto, ormai collaudate e, valide per ogni evenienza. Attenzione io non parlo solo di uomini… Anche le donne sanno bene come proporsi, come fare pubblicità ingannevole, come simulare di essere pantere a letto e gattine nella vita.
Tutto ciò poco importerebbe perché, come dicono gli anziani le corna sono sempre esistite, portarle ed averle, ma quando in gioco ci sono i sentimenti allora il gioco non è più divertente per nessuno, eppure il “chattaro compulsivo patentato” continuerà, non si fermerà mai e dall’altra parte ci sarà sempre qualcuno che ci crede e che durante una cena si estranea e fatalmente RISPONDERA’…
Il problema in ultimo ma non ultimo è anche quello di mettere a rischio una famiglia, una vita intera e per che cosa? Per sentire che la propria autostima con un like, una chat ed un falso complimento ci ha fatto sentire vivi, belli e desiderati. Per conoscere qualcuno ed accorgerci che ciò che abbiamo è mille volte meglio anche se certamente molto meno adrenalinico? Per vedere quanto siamo fighi col cellulare in mano e 4 parole ben costruite a sollevarci dalla quotidianità.
Perché? Continuerei all’infinito a chiedermi perché e non troverei risposte.
Ne ho una, ma non so se è sufficiente a far da tappo.. io tutto ciò lo chiamo insicurezza. INSICUREZZA 3.0.
Sentimenti in saldo e che saldo. Ma il prezzo vale la candela?
Arianna Capodiferro
@arica72 on twitter
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