Quasi non è di Davide Rondoni perché: il regime del quasi ha un fascino intrinseco fortissimo, dal momento che avvicina al tutto o al niente contaminandolo e rendendolo, di fatto, impossibile. Una cosa piccola, una parola semplice, quasi, eppure così forte da scardinare i grandi sistemi, i principi imprescindibili; un topolino capace di far cadere l’elefante. E cosa c’è di meglio che renderlo l’appellativo di una Miss chiamata, o forse invocata, con fare sornione e confidenziale, nell’ombra seduttiva di una notte illuminata di verde e di domande?
Quasi non è
niente
è quasi –
hai occhi belli e tremendi –
la mia vita lupo cerca chi posa la fronte
contro le vetrate del buio
ehi miss quasi niente
vuoi essere tu stanotte il talismano color oceano
verde
buia gradazione della differenza
natura dove matematica si perde
i nei disposti
chissà come sulla tua schiena,
hai lo sguardo che dice quasi, dice resta?
Poso le labbra millenarie sul polso
dov’è foglia la vita
di che albero sei?
(da La natura del bastardo, Mondadori 2016)
acorbetta per @tantipensieri
Immagine dal web