Sera e la voglia di coccolarsi. Un tempo per sé dopo giorni interminabili di lavoro.
Racchiudersi per dar adito alla vanità.
Leggere passate alle unghie di uno smalto color porpora, labbra carnose che immaginano baci lontani, parole sognate che tra i sali da bagno nascondono vibrazioni ad un corpo maturo, ma che grazie a quel nuovo lui, ha ripreso il vigore di adolescente.
Mani che accarezzano i fianchi rotondi come specchio di mani più grandi, di un uomo che la vuole possedere e allora lei prende appunti, ne fa una storia, forse un giorno ne scriverà un libro, oppure per trovare il coraggio di mettersi al volante e raggiungere quell’amore nascosto.
Quel sogno non realizzato, quella distrazione perfetta dal quotidiano, che manda la testa altrove.
E spesso anche il buon senso con la serietà.
L’acqua nella vasca gorgoglia e sfrigola sulla pelle, le bolle di sapone si fanno sempre più grandi e le palpebre si socchiudono nel calore della stanza, portano via malesseri e dolori, sciolgono tensioni e fanno ribollire il piacere.
Lo specchio poco lontano appanna il suo riflesso, tiene per sé ciò che vede, un segreto che con una passata lascia svanire, ma forse a breve vedrà su di sé il contorno di un cuore, il gesto sbarazzino di una donna bambolina, che si lascia andare ai sogni, all’immaginazione, ad una vita parallela solo sua, come se tutto questo la potesse sostenere ogni giorno e darle la carica per non affondare.
Oltre la porta un mondo a cui essere sempre attenta, dietro quella porta la noncuranza di lasciarsi andare alle mani, le sue, come se fossero quelle del suo amante prodigioso.
Un racconto, una visione, un cappotto che faccio indossare ad una donna che sarà la descrizione di tante donne là fuori che ogni giorno ingranano la marcia o percorrono velocemente marciapiedi, abbracciano figli e poi sciolgono i capelli come se dietro di sé avessero la freschezza di un nuovo amore.
Non essere sazie mai, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, un non trovarsi perché ad essere perfette è un attimo, basta un filo di trucco e un paio di scarpe belle, ma ad essere imperfette spesso non si ha la forza, perché quel mondo fuori le vuole così, ci vuole così.
Spesso fregarcene fa male, in fondo agli altri che importa se dentro lei e le altre hanno mille mondi di cui essere protagoniste?
La fantasia non ha mai ucciso nessuno!
Debora Alberti per @tantipensieri
Immagine dal web