Ciao amico,
ti scrivo tra le righe di pagine che non esistono, dove i pensieri scorrono e l’inchiostro non lascia tracce.
Ascolto il tuo battito ormai incerto, a volte irregolare e mi chiedo quanto abbia contribuito io nel ridurti così…
Certo non ti sto dando una mano ultimamente: il mio bere birra, il mio fumare marijuana, il mio dolore interiore, il mio aver perso tutto mi hanno messo alle corde ormai e stanno vincendo loro.
Hai ragione nel dire che non si dovrebbe mollare. Lo sai bene tu, avrei dovuto ascoltarti di più. Anzi: avrei dovuto prendere esempio da te, ma così non è stato.
Abbiamo invertito i ruoli io e te, non ho saputo tenerti fuori dai guai, non ho saputo difenderti, ti ho sempre mandato allo sbaraglio. Quante volte ti ho fatto innamorare e poi ho combinato qualche casino, quante volte ti ho fatto credere che fosse in un certo modo e invece non era così, quante volte ho lasciato ti ferissero.
Quante volte ti ho deluso.
Cosa ti ho fatto.
Ricordi quando abbiamo portato gli esiti dal primario di cardiologia? Ricordi la sua faccia mentre li leggeva? E poi alzando lo sguardo disse: «Se alla tua età sei ancora qui, ritieniti fortunato»
Certo, ha avuto poco tatto, ma più chiaro di così non avrebbe potuto essere.
Tu non sei stato fortunato ad incontrare me e sei stato ostinato più di me nella vita. Forse lo sapevi fin da subito tu, ma nonostante tutto hai iniziato a battere, nonostante tutto hai resistito e hai continuato fino ad oggi.
Ora sappiamo entrambi che si è in dirittura di arrivo, che ogni battito può essere l’ultimo, ma prima che sia troppo tardi ci sono due cose che devo dirti:
la prima è grazie. Grazie per il tempo che mi dato e dai ancora, grazie per tutte le emozioni che mi hai fatto provare, per tutte quelle volte che mi sbattevi sul petto, con tutto il tuo entusiasmo, con tutto il tuo amore, con tutta la gioa di vivere quelle emozioni al massimo, con tutto te stesso giocandoti ogni cosa sempre senza riserva alcuna.
E anche se ormai sei stanco io sono fiero di te sai.
Sì, sono fiero e anche onorato di aver avuto te come amico, di aver avuto un combattente vero, sincero, che ancora oggi cerca di non arrendersi, di non mollare.
La seconda è scusa. Scusami per tutto quello che ho fatto in questa vita e perdonami, perdonami per tutto quello che non ho fatto.
Ivanzena976 per @tantipensieri
Immagine dal web