Il cielo negli occhi

Seduta su una panchina ai margini di un prato, osservo distrattamente, cercando di sentire. Un soffio di vento solletica le fronde ancora folte, rigogliose e verdeggianti. Le scuote leggero e invitante. Cade la prima foglia dell’anno profetizzando già la malinconia dell’autunno. Vorrei avere anche solo un millesimo della forza elegante e paziente degli alberi.
Raccolgo i raggi obliqui di questo sole tiepido chiedendo una nuova fiorita primavera. Colleziono i rumori dei passi, il vociare dei passanti, il cinguettare degli uccellini, lo sciabordare dell’acqua nella fontana. Cerco di non perdere i dettagli di questa estate che muore, ma di custodirli in fragili boccette sigillate con la ceralacca. Per affrontare l’inverno triste e i pensieri pesanti, i brividi e il freddo nel cuore.
Poi un trillo breve e acuto, un lumino acceso, uno sbaglio, un segno per caso incontrato lungo la strada, intravisto nella tazzina del caffè, avvertito nelle coincidenze, assaporato nei baci, inseguito nelle gocce di pioggia. Inaspettate carezze agli angoli degli occhi. Per asciugare le lacrime. Per sostenere lo sguardo. Per infondere un po’ di coraggio. Uno sfarfallio di destino. La clessidra del tempo rallenta nella meravigliosa, dolce certezza che non potrà più esistere solitudine.
Mi incammino sorridendo, con parole nuove tra le dita e il cielo negli occhi. Con la ritrovata sicurezza che la stagione in arrivo non sia soltanto nostalgia, ma spennellate di colori caldi ovunque… e una scusa in più per stringersi forte, con amore.

@babyLux_93 per @tantipensieri
Foto dell’autrice

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