Sono un gran arcobaleno

Non scorderò mai la prima volta in cui ci siamo parlati, pensare che non mi stava nemmeno troppo simpatico, poi conoscendoci mi ha fatto cambiare idea; allora per la prima volta l’ho guardato veramente. E dentro me ho deciso che forse avrebbe potuto rimanere nei miei giorni infilato tra le fessure della pelle, dove c’erano anche i miei casini e tutte le mie speranze.

Come quando esce l’arcobaleno…, ecco, è così quando c’è Lui.

“mi affascina l’arcobaleno”, quelle sfumature di colori fanno parte della mia personalità.

Sono sensibile a volte all’inverosimile e piango (poco) o rido per piccolezze! Adoro la gonna e gli stivali, porto spesso i tacchi alti, mi piace fare l’amore in tutte le posizioni, ma quella che adoro è a cavalcioni sopra le ginocchia, ma anche presa di spalle, con le mani ai fianchi… ma che sia con sentimento e non rapporti occasionali…, mi reputano una donna che sprizza sincerità e buon gusto. C’è un detto che dice “Godi oggi e non rimandare a domani”, amo l’uomo che ride (un po’ di me), il sorriso e la sua ironia mi eccita.

Sono un’osservatrice attenta spesso silente, cerebrale al punto di non ritorno.
Maledetta-mente fragile, orgogliosa-mente forte.
Mi capita di essere a volte incredibil-mente romantica o furiosa-mente cinica.
Una contraddizione vivente…, beh, sono donna! 

Sono un gran casino.
Adoro essere una femmina.
Voglio fare la femmina in un rapporto. E pretendo che la persona che ho accanto, sia un maschio nel senso puramente virile del termine.

Ho una mente fervida…
Lui mi ha portato ad essere così spregiudicata.

“Mi farei di te…eh già”.

Io voglio essere la sua droga… una droga che crea dipendenza… ma senza far male.

“Mi farei di te ogni volta che mi attraversi la mente”.

Ero in cucina, davanti ai fornelli, semi nuda. Indossavo solo un paio di slip color acqua, molto sottili, ero lì nuda e scalza che preparavo qualcosa di fresco per pranzo e lui era entrato silenzioso e appoggiato al bancone della cucina mi osservava. Non lo vedevo in viso, ma sapere che mi stava guardando mi eccitava.

“questa è la Mari che voglio, che desidero…”, allora è successo che il mio cervello ha fatto “Plin”, sì, ho avuto un palpito, il mio cuore ha cambiato ritmo, ha perso un “tum”.
“Tum . tum . tum tum . tum .” lì, in quel punto, da quel momento, ho avuto un pensiero fisso per tutto il giorno.

“quando sono con te, sei l’emozione che mi riscalda il cuore”.

Accidenti con il sorriso, le parole dette, i respiri, le pause persino, tutto, completamente “il tipo giusto” che mi manda fuori di testa, non vorrei dirglielo, poi magari si monta la testa e diventa come quei fanatici che se la tirano, quindi lo scrivo qui come fosse il mio diario segreto, che nessuno legge.

E se solo ci fosse un barlume di possibilità di (ri)vivere (quello già vissuto) lo aspetterei una vita.

Siamo gioco e complicità. Ma, se due persone sono così diverse, esattamente una l’opposto dell’altra. Così diverse come il giorno e la notte…, beh, io dico che non possono fare altro che stare insieme. Solo mettendo insieme il giorno e la notte possiamo costantemente gioire e apprezzare il tramonto e possiamo incantarci e sperare a ogni alba.

È come avere il mare dentro, semplicemente una tempesta di emozioni, a volte però c’è il rischio di annegare in questo mare di emotività e lì arriva il punto di decidere se essere o meno un buon navigatore di questa vita.

 

Marinella per @tantipensieri

foto da web

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