Un altro episodio di cui sento parlare spesso è la violenza nei confronti di persone indifese, quali i bambini e gli anziani. Violenze esercitate da chi avrebbe dovuto amarli ed accudirli, da chi ha tradito la fiducia che era stata in loro riposta.
Bambini costretti a mangiare il proprio vomito e relegati al buio per punizione, anziani picchiati nei loro letti in casa di cura, strattonati e malmenati. Cosa si può fare per porre fine a scene di questo tipo?
Occorrerebbero maggiori controlli sul luogo di lavoro, sopralluoghi costanti e improvvisi, installazione di telecamere nei locali, punizioni più severe per chi trasgredisce le regole, per chi ha comportamenti riprovevoli fino al licenziamento per chi cagiona danni fisici.
Ascoltiamo troppo spesso di questi accadimenti sia nelle scuole che nelle case di cura quindi c’è qualcosa che non funziona nel nostro sistema, ciò che non funziona è senza dubbio il nostro sistema giudiziario che prevede tempi lunghissimi di giudizio e pene lievi, talvolta addirittura inesistenti.
Chi maltratta anziani e bambini è indegno di vivere perché aggredisce persone deboli e indifesi; la giusta e severa punizione dovrebbe essere la galera con i lavori forzati e l’interdizione senza riassegnazione del posto di lavoro.
Fino a quando non si arriva a pene severe, questi episodi continueranno ad essere presenti nella quotidianità, continueranno a turbare il nostro animo perché nulla fa più male di una mano traditrice guidata da istinti barbarici e animaleschi.
È giusto preservare la serenità dei bambini, degli anziani e dei loro familiari ma ad oggi, salvo errori, tutto tace.
Giovanna Viola @GViola16
immagini dal web