L’uomo che non deve chiedere… MAI!
Era la frase ad effetto, anni fa, per lo spot di un noto after shave. Veniva trasmessa l’immagine di quest’uomo bello come un dio, sguardo intenso e accattivante, con una lei che lo catturava con le sue braccia.
L’OMO insomma.
Bastasse un dopo barba a fare un uomo…
Per contro, un provocatorio aforisma attribuito all’inimitabile Anna Magnani cita così:
“Er monno è pieno de maschi ma scarso de omini”
Insomma…Si può sapere come lo vogliamo ‘sto por’omo? Me lo chiedo spesso.
“Non è bello quel che è bello, ma è bello quel che piace” ?
“La bellezza fino alle porte, la bontà fino alla morte” ?
Cercavo di darmi una risposta rievocando scherzosamente i vecchi detti di mia nonna, ma in realtà credo che la questione sia seria.
Io percepisco una grande confusione nei ruoli, tra quello che appare e quello che in effetti è. I tempi cambiano, e così i canoni di riferimento e di confronto; cambiano le esigenze, la vita di tutti i giorni, le aspettative.
Nelle generazioni passate (o come la storia ci insegna), anche se da dietro le quinte, la donna ha sempre avuto una posizione di grande sostegno, ma c’erano attività o compiti nel quotidiano, di esclusiva attribuzione all’uno o all’altro sesso; per fortuna queste scemenze stereotipate sono ormai superate. Di fatto non è importante chi apparecchia la tavola o chi va a fare la spesa, non è in queste cose che vedo confusione. La vedo nel rispetto verso quest’uomo che abbiamo accanto, il rispetto vero, intimo, profondo, un rispetto che osservo diminuire sempre più.
Come ho già detto sono cambiate le condizioni della vita e quindi c’è bisogno di una diversa collaborazione materiale, ma soprattutto la donna ha acquisito l’indipendenza economica, che non la fa cedere a ricatti (a volte in modo esagerato e a discapito della famiglia) e una importante consapevolezza di sé, delle sue ambizioni, dei suoi spazi; un uomo in gamba sa accogliere questo percorso di cambiamento con intelligenza e sa affiancare la sua donna senza soffocarla, le sa camminare accanto, crescendo con lei e senza mai perdere la capacità di sostenerla nelle sue tipiche e innegabili fragilità femminili.
Ma lui però? Non ha forse anche lui le sue fragilità? E che fa? Mette l’after shave e tutto torna ok? E no purtroppo….
Anche un uomo forte, con la più grande U, ha bisogno di essere appoggiato e confortato nei suoi momenti negativi; anche lui ha le sue paure, la più insidiosa è quella di perdere lei; spesso l’inconfondibile orgoglio maschile gli impedisce di manifestare le sue difficoltà, se non con assurde gelosie.
Forse proprio questo scettro dell’uomo solido, che da sempre è in qualche modo psicologicamente costretto a tenere in mano, con il cambiare dei tempi gli crea un’insicurezza sempre maggiore.
Fondamentalmente l’uomo la vuole questa U, ma non tutti gli uomini la sanno indossare e non tutte le donne sanno fare in modo che gli uomini la indossino, con disinvoltura e, principalmente, senza il bisogno di prevaricare.
Tant’è.
SANDRA @borghettana
Immagine dal web