“Quando nasce un amore non è mai troppo tardi,
scende come un bagliore da una stella che guardi …”
(Anna Oxa – Quando nasce un amore – 1988)
Quando nasce un amore? E, soprattutto, come?
Non è facile rispondere a queste domande, l’amore non è una cosa razionale che abbia un preciso punto di inizio e di fine.
Nasce dal nulla, da un sorriso, da un cenno, da uno sguardo o da una voce … cresce e si consolida giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, attraversando grandi gioie e piccole (o grandi) paure, lasciandosi travolgere dalla passione più intensa, donandosi l’un l’altra attenzioni e dolcezze che non avevi mai donato a nessuno.
L’amore ti permette di esaltare i grandi pregi del partner e di sminuirne tutti i piccoli difetti, ogni momento passato insieme ti sembra brevissimo e ogni attimo passato lontano sembra non finire mai … guardi ‘orologio, pensi, ti arrabatti sperando solo che il tempo che ti allontana da lei/lui passi il più velocemente possibile, perché la voglia di rivedersi, di stringersi, di condividere dolci momenti, è più forte di qualsiasi cosa.
E poi ci fai l’amore, oh se ci fai l’amore!
La possiedi ogni volta che le chiedi se ha dormito o se ha mangiato.
La fai tua ogni volta che ti preoccupi per lei.
La penetri ogni volta che corri a perdifiato per poterla rivedere.
La ami ogni volta che ti è impossibile stare insieme a lei, ma non riesci a distogliere il tuo pensiero dal tuo amore.
La vuoi, è tua e non potrebbe essere di nessun altro quando la stringi tra le braccia, protettivo e impetuoso, tenero e aggressivo, dolce e istintivo.
Quando le tue labbra sfiorano dolcemente la pelle del collo, il lobo dell’orecchio e senti il suo respiro aumentare d’intensità e leggeri gemiti uscire dalla sua bocca.
Quando le tue mani sono invadenti sul suo corpo, accarezzano e premono, stringono la sua carne e i suoi seni, si allungano in ogni anfratto perché nessun millimetro della sua pelle venga dimenticata.
E’ TUA quando entri in lei e lei in te, quando i corpi si fondono e le anime si abbracciano, quando le menti pensano la stessa cosa, quando le voci parlano la stessa lingua, quando non siete più due persone, ma un’unica grande entità che tutto può e tutto vuole e che non lascia agli altri nemmeno le briciole di quella felicità che è solo vostra.
Nessuno deve osare interferire, nessuno deve osare interporsi tra di voi, perché VOI SIETE UN ESSERE SPECIALE.
Questo pensava lui mentre la guardava andare via, senza più voltarsi, con la fierezza che la contraddistingue.
Lacrime gli rigavano il volto mentre la chiamava senza successo.
Poteva solo augurarle il meglio per la sua nuova vita … senza di lui.
Gianni per Tantipensieri