Poche lettere che racchiudono mille emozioni.
Penso che il verbo mancare racchiuda in se’ mille accezioni e credo sia anche un verbo che può significare tante cose.
Mancano cose, mancano persone, mancano emozioni, mancano idee, mancano gesti, mancano parole, mancano sensazioni…manca.. qualcosa.. sempre.
Mi manchi è una frase da usare con parsimonia, potrebbe indicare quasi una debolezza, se pronunciato di fronte a chi non ne comprende l’importanza. Di fronte a qualcuno che non vuole essere colui che ti manca ed a chi non conosce il senso profondo che un mi manchi racchiude. Non ditelo mai a caso, a chiunque, scegliete il giusto interlocutore, colui che davvero sa cosa volete dirgli.
Mi manchi è spesso rivolto a chi non è più con noi, per esempio a me manca molto mio padre…E’ in paradiso ma mi manca tanto.
La mancanza in generale è qualcosa che non puoi quasi mai controllare, anche le mancanze più terrene come quella di un lavoro, del cibo, di un amore, non la controlli, semmai le puoi gestire, le mancanze, ma controllarle direi di no.
Mancare in qualcosa. Lo facciamo tutti. Promesse non mantenute, impegni presi e mai rispettati, essere presenza ed invece siamo assenza.
Mancare di rispetto.
Mancare nel senso di fallire.
Mancare nel senso di sentirsi mancare, di essere deboli, di avere la gambe che tremano di fronte a persone o a situazioni che non sappiamo gestire.
Mi manchi è certamente tra i pensieri più profondi che possiamo esprimere, per me è difficilissimo da dire ma se serve lo dico.
Se serve a far capire che ci tengo, lo dico.
Se serve a ritrovarsi, lo dico.
Lo dico anche con un filo di incertezza, di timore ma lo dico. Provo. Tento.
Sbagliato o no, mi aiuta.
Almeno non ci saranno dubbi.
Vi lascio un “mi manchi”, con parsimonia ma usatelo.
E’ mio ora.
E’ vostro se vorrete.
«Lucia», disse Renzo, «volete voi mancarmi ora?» (Manzoni).
Arianna Capodiferro per @tantipensieri.
Dedicato a mio padre
Immagine dal web