A volte vorrei essere lasciata in pace.
Vorrei chiudere gli occhi, non sentire niente e nessuno; vorrei solo ascoltare il silenzio delle mie parole che, il più delle volte, fanno dei “giri immensi” e mi tornano indietro come un boomerang.
Non sono mai stata brava a parlare, difficilmente trovo le parole giuste ed è per questo motivo che preferisco starmene in silenzio o scrivere tutti quei pensieri che disordinatamente escono dalla mia testa e che ordinatamente si posano sulle pagine del mio quaderno.
Quindi si, lasciatemi in pace.
Lasciate a me il giudizio di giudicare se quello che ho fatto, che faccio o che farò potrà essere un successo o un insuccesso.
Lasciate in me l’idea di essere un genio o di non capire niente.
Lasciate dentro di me l’amore che manifesto e tutto l’odio che detesto.
Lasciatemi emozionare davanti ad un’alba o ad un tramonto.
Lasciatemi cullare dalle onde del mare e fatemi trasportare altrove.
Lasciate che vi parli di tutte le poesie che amo e che mi fanno appassionare o di tutte quelle che avrei voluto scrivere ma, altri, sono arrivati a farlo prima di me.
Lasciate che vi racconti della musica quella che calma la mia anima e che mi fa volare lontano, portandomi in un mondo dove solo a me, ed ai miei ricordi, è concesso entrare.
Lasciate che vi parli pure di me, che sono complicata e scontrosa, felice ma a volte illusa (a differenza di voi, anime sempre incazzate e sempre deluse).
Lasciate a me le mie complicate riflessioni ed il coraggio delle mie decisioni.
Lasciatemi nel mio mondo, così distante dal vostro.
Non mi giudicate se io non lo faccio.
Pensate alle vostre di cazzate che io vi guardo, ma non punto il dito.
Lasciatemi in pace, persa dentro ai miei silenzi ed ai miei sogni repressi.
Lasciatemi in bilico tra tutti i miei vorrei.
Lasciatemi, ma poi ricordatevi di tornare a prendermi perché il silenzio è bello, ma anche il rumore ha il suo fascino irresistibile.
Barbara per @tantipensieri
Immagine dal web
