Sono sveglia dalle 4.30
lo so, dovrei dormire, ma chi ce la fa?
Ho la mente che gira a mille e le braccia stanche
dei miei pensieri.
Non ti prometto niente, di me avrai i brividi e i graffi che chiedono solo di esistere… Prova a perderti dentro me.
Tu mi sai toccare.
Sei un vuoto denso, sei la distanza palpabile un concentrato di emozioni.
Sei l’erotismo che si fonde in misticismo
un bacio febbrile, un punto che si apre
la congiunzione tra l’assoluto e il niente che diventa tutto.
Fare l’amore con la tua complessità e con quanta magia… Sei.
Il corpo che grida, la mente in tilt, il cuore che non batte.
Non ci manca nulla per gioire e per godere.
Sono l’amore che desideri.
Sono la libertà che cerchi e che cerco.
Dipingimi, con le (tue) sfumature, del colore che più ami e della forma che più ti piace.
Lasciami farneticare!
Spesso di notte mi sveglio e (ti) penso, non do mai tregua ai miei sogni
Io ti penso
Io ti respiro
Avrò bisogno di te
E ancora
E ancora
E ancora
Perché il tossico non si accontenta di una sola dose, ne vuole sempre di più.
Incontrerò te e ciò che il tuo corpo rappresenta.
Giacerò al tuo fianco, o sopra, o sotto, con l’intento sublime e meraviglioso di… penetrarci.
E poi non basteranno più le (nostre) buone intenzioni.
Vorrò avere
Vorrò possedere
Anche tu pretenderai continuamente, senza sosta.
Possiamo solo essere fortunati se ci verrà data la possibilità di farne esperienza.
Ti penso giorno e notte, e mentre ti penso mi chiedo se stai pensando a me.
Le notti insieme si svolgono quasi sempre di giorno.
Ci sono, poi, notti d’amore con svolgimento principalmente diurno, o ci sono giorni d’amore con svolgimento notturno.
Ma in fondo la costante è sempre stata il desiderio.
Ecco, ho sbagliato il tempo del verbo
Correggo
“… in fondo la costante è desiderio!”
Marinella per @tantipensieri
immagini da web