Ero un bimbo molto intelligente, ero solo lento. Ricordo che ero il più lento della classe e la maestra mi chiamava lumaca morta. Vedevo tutti veloci ma per me era tutto nuovo e le sensazioni da gestire erano troppe per andare veloce come gli altri. Perdevo tempo ad annusare la colla che sapeva di cocco o l’astuccio che sapeva di legno delle matite temperate. Ricordo che mi facevo domande che penso in pochi si facessero a 7 anni. Ricordo che pensavo già a quanto mi sarebbero mancate quelle cose da grande.
Ricordo che crescere mi faceva paura.
La prima ora la passavo nel mio mondo, preoccupato, pensando alla nonna che doveva tornare da sola a casa, a piedi o in bici. La lasciavo piangendo, perché avevo paura andasse sotto una macchina o le succedesse qualcosa. Sentivo tutto, più degli altri, percepivo tutto e vivevo di sesto senso, percepivo tutto prima degli altri.
Da qualche tempo li chiamano bimbi ipersensibili, si studiano le potenzialità emotive superiori rispetto alla media. Cazzo, avevo i superpoteri e non lo sapevo, ma all’epoca eravamo solo timbrati come bimbi lenti e il senso di inadeguatezza era alto. Odiavo i numeri, del cervello usavo solo l’emisfero destro, quello delle emozioni, in mezzo ad un mondo di velocissimi emisferi sinistri. Verso la quarta elementare riuscii a reprimere questo mio essere e a diventare come mi volevano, come dovevo diventare per non essere schiacciato. Dovevo giustamente diventare un uomo e uomo sono diventato.
Eccomi gente, ora sono forte e non ho paura di nulla, ora sono forte vincente e spacco il mondo.
Il piccolo Devis è qui con me, è lento come prima ma ora vado io veloce per lui. Piange ancora per la nonna e per un sacco di cazzate ridicole ma ora lo proteggo io. Lo faccio conoscere e vedere solo a chi voglio io e guai a chi gli fa del male, perché giuro, io sono grande e cattivo, faccio male forte.
Ora ci sono io piccolo, se vuoi puoi non crescere, se vuoi resta così, a farmi compagnia. Perché insieme siamo una cosa unica e speciale, perché abbiamo reciproco bisogno, perché con la mia forza e i tuoi superpoteri possiamo arrivare ovunque.
Davis Zanaga per @tantipensieri
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