Sei andato via da poche ore, senza far rumore.
Mi giro su un fianco, allungo la mano e prendo il cellulare.
La voglia di chiamarti, di sentire la tua voce è tanta… tu non mi basti mai.
Compongo il tuo numero e lo guardo sul display ma non ti chiamo, almeno non adesso.
Sono sull’orlo di una crisi di nervi.
Mi fermo un attimo, devo pensare.
Tra mille riflessioni mi perdo e capisco che senza di te non posso più stare.
E più passano i giorni più mi accorgo che sono “TUA”.
Sono sempre stata tua anche quando eri solo un pensiero che si insinuava dentro alla mia mente, dentro alla mia pelle.
Sono sempre stata TUA anche quando non c’eri.
Ero TUA mentre sognavo le tue labbra morbide che incendiavano la mia pelle.
Ero TUA mentre sognavo le tue mani sul mio corpo.
Ero TUA mentre sognavo i tuoi abbracci.
Ero TUA, sono TUA.
Per un’ora, un anno o per sempre.
Devo mettere ordine nella mia testa perché tutto è in confusione da quando ci sei entrato: i pensieri, i sentimenti, perfino le mie certezze.
Mi alzo dal letto e dovunque guardi trovo tracce di te, di noi.
I bicchieri vuoti e la bottiglia di vino sono sul comodino; i cuscini sparsi per terra.
Il letto è disfatto e le lenzuola hanno ancora il tuo profumo.
Mi guardo allo specchio: i capelli arruffati, gli occhi lucidi ancora assonnati, le labbra gonfie dai troppi baci.
Da quando ci sei mi vedo diversa, sono diversa, sopratutto gli occhi hanno una nuova luce.
Guardo ancora il letto disfatto e rivedo la nostra “battaglia” di mani che si cercano, di labbra che si mangiano, di bocche fameliche che si nutrono per poi passare, una volta sazi, alle coccole, alle promesse, agli sguardi.
Sorrido ed un brivido corre ancora, lungo la schiena.
Chiudo gli occhi e vedo i nostri corpi intrecciati, incastrati perfettamente come le tessere di un mosaico.
Io e te stretti in una danza perfetta.
Abbracciami.
Stringimi.
Tienimi.
Legati a me fino a quando non ti renderai conto che senza di me, non siamo un noi.
Vivimi.
Guardami.
Caldeggiami.
Baciami fino a farmi rimanere senza fiato.
Respirami.
Strappami le parole di bocca.
Scorri nel mio sangue, scorri dentro di me.
Incendiami la mente, il cuore, il corpo con passione e follia.
Racchiudimi.
Comprendimi.
Gettami le tue braccia al collo fino a percepire il calore dei nostri corpi che si cercano, che si plasmano.
Mi butto sul letto.
Mi tocco lentamente come piace a te.
Il tempo si ferma, impazzisco, ma è solo un attimo.
Ora c’è di nuovo il vuoto ed il peso della tua assenza.
Mi chiedo quando tornerai di nuovo da me, a quanto dovrò aspettare prima di sentire le tue mani ancora sul mio corpo.
Tutto è ancora così confuso nella mia testa, ma così maledettamente ordinato nel mio cuore.
Ed è bello essere ordinatamente, disordinata per te.
Sono TUA.
In fondo lo sono sempre stata.
TUA.
Barbara per @tantipensieri
Immagine dal web