E’ mattina, di nuovo. La luce del sole inizia a filtrare dalle persiane. Mi sveglio e il primo pensiero corre immediatamente a te, ricongiungendosi, come sempre, con l’ultimo pensiero che ho avuto prima di addormentarmi.
Sei lontana, lo so, ma Dio solo sa quanto vorrei i tuoi baci ora, i nostri baci, quelli che tolgono il fiato, quelli lenti e profondi, quelli appena accennati, in punta di labbra ad occhi chiusi, e quelli che ti scorticano la lingua mentre ci guardiamo direttamente l’anima.
Quei baci dati, schioccati, elargiti a piene mani, mentre quelle stesse mani corrono impazzite lungo i nostri corpi nudi, lungo la nostra pelle arroventata e sudata, provocandoci brividi di piacere e gemiti infiniti.
Morirei ascoltando i tuoi gemiti, i tuoi sospiri, il mio nome proferito, implorato, ordinato dalla tua bocca, dalla tua voce così decisa e così intensa.
Morirei per sentirti fremere mentre il mio corpo preme sul tuo, mentre le mie labbra accarezzano delicatamente la tua pelle, mentre impazzisci ed impazzisco in quell’attimo di estrema condivisione e fusione, mentre i nostri corpi diventano un unico corpo, mentre le nostre anime diventano un’unica anima, mentre le nostre voci sussurrano all’unisono i nostri nomi.
Voglio fare l’amore con te in questa calda mattina d’estate per farti capire, una volta di più, quanto il nostro amore sia intenso, quanto nessuno dei due può vivere senza l’altro.
Sei lontana, sì, ma presto, prestissimo saremo vicini per non lasciarci mai più.
Gianni per Tantipensieri