Ezio Bosso: l’indelebile manifestazione dell’essere di @federicoastel

Ezio Bosso non è stato solo forza di volontà ma anche capacità di incarnare fino in fondo – dolce e impetuoso al contempo – genio e disciplina, malattia e stanchezza, profondità e leggerezza.

Non è stato facile prima, perchè “il figlio di operai non poteva diventare un direttore d’orchestra”; non è stato facile dopo, quando un cancro al cervello assieme ad una neuropatia hanno compromesso e sfiancato corpo, mente, sensi fino a rendere doloroso persino sfiorare il tasto di un pianoforte.

Riconosco nel maestro Bosso il “totale abbandono”. Un esempio di come si può oltrepassare la personalità sottraendosi al suo seducente richiamo. Nella difficoltà, il maestro Bosso s’è fatto totalmente vuoto di se stesso facendo spazio alla pura essenza fino a traboccarne. L’arte come mezzo, strumento, manifestazione dell’essere. Emanazione, raggio, riflesso che – potente – fluiva in lui liberamente, senza alcun ostacolo egoico.

Farsi sapientemente strumento della Bellezza fino a diventare tutt’uno con la Bellezza stessa.


Un uomo del genere si può soltanto ringraziare. E amare. Amare smisuratamente.
Grazie maestro Bosso. Per l’esempio. La condivisione. Il dono.

 

@federicoastel per @tantipensieri
Immagine dal web

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