L’ ipocrisia di @TersigniLeandra on twitter

Non stimo le persone incapaci di non vedere l’ipocrisia degli altri, o meglio, detesto quel loro vendersi agli ipocriti nonostante abbiano avuto intuizioni e segnali della loro vera natura. 

Ipocrisia, fingere, ostentare, rappresentare qualità, competenze, principi etici, sociali, sentimenti, emozioni che in realtà non si hanno, non si provano. La menzogna potrebbe essere il suo sinonimo o comunque l’arte pratica più utilizzata. L’ ipocrita è perennemente su un teatro, ha bisogno di recitare davanti a degli spettatori che non ne riescono a percepire la falsità. Giustificabile, in parte, l’atteggiamento del ” pubblico ” perché l’attore ipocrita veste spesso sembianze amichevoli; mostra nobili intenti al fine, però, di ottenere un qualcosa, un oggetto, una posizione, un riconoscimento; colui che si fa amico diventa un mezzo, una coccarda, un oggetto “usa e getta”. 

Le persone ipocrite che tanto ostentano la loro bontà, la loro etica, il loro affetto, sono le stesse capaci di attivare gesti e pronunciare parole squallide in modo subdolo, nascosto, far del male, pur di ottenere ciò che vogliono. Ma questa parte la recitano dietro le quinte e dunque gli spettatori sono all’oscuro di tutto. Vorrei che molte persone aprissero gli occhi ogni qual volta si trovino davanti pavoni dalla coda variopinta; vorrei che fossero più obiettivi, rispettando la propria intelligenza, senza farsi ingannare da attori falliti. Chi ostenta troppo costruisce il falso; chi ascolta e partecipa reciprocamente costruisce la verità, un sapere più ampio, un dialogo complementare. 

Mi spiace infinitamente osservare persone intelligenti che si fanno prendere in giro dagli ipocriti; il perché vogliano credere alla menzogna è per me ancora un lato oscuro. Ho ben chiaro però la parte che rappresentano gli spettatori dell’ ipocrisia: fare da comparsa, accompagnare con una battuta di mani; se solo si rendessero conto che loro non sono da meno agli attori che guardano perché l’ipocrisia nasce da un senso di inadeguatezza ed anche dall’incapacità di relazionarsi in modo autentico. 

Gli ipocriti non conoscono l’affetto, l’amicizia, l’amore ma sono bravissimi a far credere di provare dei sentimenti…

Il vero vestito di scena dell’ ipocrisia è la frustrazione che poi genera rabbia e invidia verso l’altro e qui l’altro non è lo spettatore. L’altro davvero importante, per l’ipocrita, non è lo spettatore, ma chi desidera imitare; è proprio colui o colei che ha svelato la sua menzogna, che non lo apprezza e non lo applaude. L’ipocrita odia le persone intelligenti che gli hanno tolto la maschera e allo stesso tempo le ama perché vorrebbero essere come loro, autentici. 

 

Leandra Tersigni per @tantipensieri

Immagine dal web 

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