Piove.
Il rumore della pioggia battente mi piace, mi rilassa, e mi piace stare appiccicata al vetro della finestra a guardarla cadere, specie di notte, fino a quando il vetro si appanna con il mio alito; mi sposto un po’ più in là e continuo ad osservarla. Cerco i suoi riflessi alla luce dei lampioni, sia in aria che nelle pozzanghere; ne ascolto affascinata il rumore, il ritmato ticchettio delle gocce che colano dal balcone del piano di sopra e battono sulla ringhiera del mio.
Di giorno invece, quando piove, amo, quando possibile, fare cose in casa, ascoltando musica. Come stamane.
Connetto YouTube sulla tv, scelgo un brano iniziale, poi la sequenza è casuale, quello che capita e, durante il mio andirivieni tra le stanze, do una sbirciatina ai video proposti.
La musica è bellissima, è il linguaggio dell’anima e ne è nutrimento.
Il mio grande rimpianto è quello di non averla studiata. Non ho capito, a suo tempo, che poi avrei avuto questo immenso rammarico. Mi sarebbe sicuramente piaciuto suonare ad occhi chiusi, rapita, trascinata in un’altra dimensione. Sono certa che, a tratti, ci saremmo fuse io e la musica, trasmettendo emozioni meglio che a parole.
La musica scava dentro, si insinua nell’animo, rispolvera ricordi con tanto di volti e voci e, in particolari momenti, tira fuori anche alcune verità o mancanze, accettate oppure no. Se si è sereni si balla, se si è tristi si piange, oppure ci si commuove sorridendo.
Stanno mandando Bruce Springsteen: ‘Secret Garden’. Adoro questo brano, sia nella melodia, dolce e ritmata, che nel testo che trovo molto significativo. Il giardino segreto di cui parla non è altro che l’interiorità femminile, semplice e complicata allo stesso tempo. Dentro ogni donna ce n’è uno, stupendo, sorprendente ed emozionante, con i fiori più belli, dai colori sgargianti o delicatissimi e dai profumi inebrianti. È molto difficile entrarci e non lo mostriamo volentieri. Ci dobbiamo fidare. Siamo forti noi donne, di una forza e una caparbietà spesso inaspettate, ma infondo all’anima conserviamo una fragilità quasi infantile, che pochi uomini sanno cogliere nel modo giusto.
Il passare del tempo, le esperienze, la maturità, arricchiscono questo giardino di fiori nuovi, che solo “lui” riuscirà a fare man mano sbocciare, senza sciuparli.
Non basta fare l’amore con una donna, toccarla, averla accanto nel quotidiano. Non basta. No.
Bisogna coglierne gli sguardi, le sfumature nel tono di voce, o i silenzi; quegli strani cambi d’umore; i mancati sorrisi o quelli che sembrano inspiegabili; le carezze da lei date e quelle assenti; il suo bisogno di accoccolarsi, proprio quando invece sembra così fiera e sicura di sé; sentirne la presenza in qualunque momento, bello o brutto; il suo sostegno; la voglia di condivisione.
Solo allora lei aprirà il cancello e ti farà entrare e tu rimarrai incantato.
Eppure, ci saranno angoli del suo meraviglioso giardino, i più segreti, che lei non mostrerà mai.
Lei ti lascerà entrare dentro casa sua
Anche se busserai a tarda notte
Ti lascerà entrare nella sua boccaSe le parole che dirai saranno quelle giuste
Se pagherai il prezzo
Ti farà entrare sempre più in profondità
Ma c’è un giardino segreto che lei nasconde
Sandra per @tantipensieri
immagine dal web