Una lezione di felicità di @ReGiaProrsum

Proprio come se avesse dovuto incontrarla, prima di uscire, con una leggerezza che aveva quasi dimenticato, vaporizzò nello spazio occupato dal suo collo una nuvoletta di profumo. Poi, scelse una penna, tra le tante che aveva, e la mise nella tasca interna della giacca. Meglio così. Non si sa mai. Magari vai un attimo a comprare il pane e ti chiedono di compilare un’autocertificazione.

Così, quando ebbe finito di prepararsi, gli cadde lo sguardo s’un desiderio. Ne era come ipnotizzato. E, in effetti, mentre desiderava, pensava anche a quei momenti in cui tutto prende a girarti contro e, inesorabilmente, non riesci a trovare un modo per riprenderti ciò che ti è stato portato via. A cominciare dalla normalità. Però, poi, mentre s’infilava i guanti, gli venne in mente la storia dell’instancabile verve creativa di quel pittore che non si fermava mai, nemmeno quando, in età avanzata, una feroce forma di artrite cominciava a deformargli le mani, causandogli non pochi disagi nel suo lavoro.

Così, proprio come se avesse dovuto incontrarla, aprì la porta e uscì. Ché anche se, fuori, la realtà era quella, lui, la sua vita l’aveva dipinta dentro di sé, nella sua testa; ed era come una lezione di felicità.

Gianluca Sinopoli per @tantipensieri

Immagine web

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