In questi giorni tutto è surreale.
Le sirene delle ambulanze squarciano il silenzio assordante che invade le città.
Tutto è chiuso.
Tutto è vuoto, anche le chiese.
No, non è una pausa di riflessione.
Dobbiamo stare a casa, tra le quattro mura della nostra dimora.
Crisi.
Pianto.
Nessun rumore.
Nessuna confusione, solo tanta disperazione.
Come vorrei lui, l’amore.
Ne senti l’urgenza, ne sento l’ardore.
Ma davanti c’è solo un muro di mattoni ed una lontananza che mette paura.
Meglio aspettare che tutto passi.
Meglio sperare che tutto andrà bene.
Si, andrà tutto bene.
Deve andare tutto bene.
E allora non ci saranno più restrizioni ma solo rumore.
Ci saranno colori, cieli azzurri e nessun muro a dividere le persone.
Ritornerà la normalità e non ci saranno più eroi mascherati.
Non ci saranno più posti di blocco e si potrà tornare a respirare perfino l’odore del mare.
Ritorneremo ad amare quello che prima consideravamo banale ma che visto oggi, non era affatto banale.
Ritorneremo a correre, ad abbracciare e ritorneremo perfino a viaggiare.
Ricorderemo quel silenzio che ha fatto tanto rumore e a noi servirà tanto coraggio perché sarà difficile dimenticare quello che non avremmo mai voluto ricordare.
Barbara per @tantipensieri
Immagine dal web