Inaspettatamente e dolcemente sei entrato nel mio cuore, nella mia testa, nella mia carne. Inaspettatamente e dolcemente sei entrato in ogni mio respiro, in ogni mio sospiro, in ogni mio pensiero.
Mi hai travolto come un fiume in piena; sei stato il mio raggio di sole in una vita piena di ombre.
Non ti ho cercato, sei arrivato e parola dopo parola ci siamo presi per mano ed abbiamo deciso di continuare a vederci.
Vederci anche se eravamo consapevoli che poi ognuno sarebbe tornato a casa propria, alle proprie vite, ai propri amori.
Volevamo che tutto questo fosse una parentesi nel quotidiano, non il quotidiano; una parentesi magica in una vita che di magico aveva ben poco.
– Stringimi –
Ce lo dicevamo spesso perché ogni volta che ci vedevamo eravamo costretti a fare scorta dei nostri abbracci, dei nostri baci.
Non ti correvo dietro ma ti aspettavo contando i giorni che ci separavano.
Aspettavo quelle notti in cui ci vedevamo, facevamo l’amore e poi tornavi a casa.
Sai, per mesi ho sognato che avremmo avuto una casa tutta per noi, dove fare tutto quello che ci mancava: un caffè, un calice di vino bianco, le coccole improvvise.
Ci saremmo messi davanti al televisore a guardare qualche vecchio film; avremmo fatto commenti sagaci e avremmo inventato nuovi finali sbellicandoci dalle risate perché tu lo sai che mi hai conquistato facendomi ridere.
Ridevo mentre il mio corpo vibrava per te.
Sapevo che sapevi che c’ero.
Sapevo che sapevi che ero tua.
Sapevo tante cose che non ti ho mai detto perché non volevo che tu sapessi che io sapevo.
Ed ora, che ho capito che non posso più fare a meno di te sono qui.
Per te.
Alzo lo sguardo, la luce è accesa ma tu non ti affaccerai, lo so.
– Mi manchi –
Mi manca quel messaggio che mi inviavi a notte fonda e che mi faceva sorridere.
Eri il primo e l’ultimo pensiero.
Eri il mio “buongiorno” e la mia “buonanotte”.
Eri il mio “ti voglio”, il mio “ti amo” ed il mio “ti desidero”.
Eri il mio raggio di sole, mentre oggi non riesco a togliermi di dosso il grigiore delle mie giornate poco sorridenti, molto pratiche ma terribilmente noiose.
Spesso immagino ancora come sarebbe potuto essere il “dopo” se avessimo avuto l’occasione di vedere quel film; sicuramente avremmo fatto l’amore. Ma anche durante. O prima.
E dopo mi sarei alzata piano, raccogliendo i miei vestiti e sarei tornata alla mia vita.
Solo che noi non siamo nati per stare assieme.
Ma se anche fosse stato, oramai cosa importa? Meglio fermarsi perché come hai sempre detto se qualcuno si vuole si cerca, si trova.
Io sono qui ma tu non ci sei ed io odio elemosinare attenzioni né tanto meno ricordi.
Non voglio stare tra i tuoi pensieri.
Non voglio essere un fastidio.
Ho chiuso la porta alle mie spalle e se ho lasciato qualcosa di me, in te, abbine cura.
Come mi sento? Come un gelato succhiato e poi riavvolto nella sua carta in attesa del prossimo…
Già il prossimo…
Prima o poi quel sapore di me ti mancherà e allora mi cercherai… ma io sei sicuro che ci sarò?
Barbara per @tantipensieri
Immagine dal web