E’ buio da un po’ e una manciata di stelle illuminano un piccolo spicchio di cielo sgombro da nubi; è lì che spesso immagino tu sia, amico mio caro. A volte invece, sento la tua mano che mi accarezza il viso, attraverso la leggera brezza delle calde sere estive; oppure, percepisco la tua voce nella confusione generale delle feste in piazza.
Sai… è troppo tempo che non ti parlo. Volevo dirti che sento ancora molto la tua mancanza, nonostante siano passati diversi anni da quando, in quella mattina di inizio estate, la brutta signora vestita di nero, ti fece una carezza sulla fronte e tra i capelli.
Tu eri il mio grillo parlante, la voce della mia coscienza, nel bene e nel male, dispensatore di sani e utili consigli; troppo bene mi volevi per parlarmi in modo falso o interessato.
Tu prescindevi, da tutti i miei affetti, avevi un posto a parte e di riguardo dentro di me, e ce l’hai ancora.
In quei momenti in cui sono triste o preoccupata…beh… in quei momenti io ti vorrei accanto; tu mi sapresti ascoltare con la tua pazienza e mi sapresti rassicurare con la tua saggezza; mi abbracceresti forte e io in quell’abbraccio “pulito” mi calmerei.
Nelle occasioni in cui invece sono serena e felice, anche allora ti vorrei accanto; ti racconterei tutte le mie belle emozioni, per filo e per segno, gesticolando come mio solito; gioiresti con me e per me, ne sono sicura.
Ognuno di noi dovrebbe avere qualcuno di speciale con cui parlare e confidarsi. Ci sono situazioni o stati d’animo che ci creano difficoltà emotive e che spesso non possiamo esternare, perché le persone che ci amano e alle quali noi dovremmo infondere coraggio, ne soffrirebbero; capita che dobbiamo assumere il ruolo di imponente scoglio, quando invece vorremmo essere marea che, libera e impazzita, ha bisogno del suo di scoglio per infrangersi e sfogare la sua energia.
Per questo mi manchi molto amico mio; tuttavia non sono triste, perché anche se non posso materialmente vederti o toccarti… io “ti sento”.
Sandra per @tantipensieri
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