Adoro questa città, silenziosa.
Adoro camminare in mezzo alle sue strade deserte la notte, i suoi i caruggi, quando volente o nolente non c’è più nessuno che si attarda.
Adoro l’odore salmastro del vento che la accarezza con forza ogni momento.
La sua luna bianca come fosse d’osso.
Amo il suo veleggiare sul mare, indomita e fiera.
Piegata e stanca.
Annoiata. Antiquata.
Rassegnata.
E ciò che amo di lei è ciò che mi immagina lontana mille miglia dalle sue braccia consumate, mi fa desiderare la sua lontananza, mi impone la sua mancanza.
Per poterla pensare austera e libera come la sogno vestita, lei è uno scrigno senza pareti non ha grandi viali o nastri rettilinei, ma angoli di paradiso che si affacciano sul caos.
Mi piace mangiare seduta a terra davanti alla cattedrale e godermi i volti e le persone.
Mi piace sentirla la strada e sedermi sulle mattonelle belle calde e notare i piccoli particolari intorno a me.
Sto aspettando una mia cara amica, anni senza vederci ora lei ora è tornata, andremo in giro ad ammirare la nostra città e devo dire che sto già tornando indietro di anni.
La cosa un po’ mi spaventa… tanto.
Un uomo si è appena fermato e ci ha fotografate penso sia per le sue treccine, non era italiano, quindi se mi trovate su qualche sito portoghese o cazzo ne so… sappiate che non sono io…
Però sono diventata una cazzo di attrazione turistica stando qua sotto!
Un ragazzo che dipinge, un uomo con la canna da pesca che si ferma a guardarlo e poi ci saluta, volti conosciuti e sconosciuti che ci sorridono e ci guardano sbalorditi (devo ancora abituarmi alla cosa dei suoi capelli… alle treccine verdi) e poi gli innamorati che parlano scambiandosi teneri baci sulla cattedrale, amiche che ridono di gusto…
E noi li a guardare.
Io che li guardo con il mio kebab (che non potrei nemmeno mangiare) e sorrido di gioia, nonostante tutto queste per me sono gioie.
La mia città. Una vita in allerta.
Un mondo difficile, tra giallo, arancione e rosso e le giornate in bilico…
Siamo tutti sciroccati.
La mia città è una stilista sempre impegnata: si veste e cambia colore, regalando sempre fascinose stoffe con cui abbigliarsi!
E poi… sa regalare perle uniche, preziosi incontri, sorrisi e malinconie come una vecchia signora che sa ancora raccontare fiabe!
È qui la mia città…
Che sa svegliarsi col sole in un sospiro di…Sale!!!
SEMPRE
Marinella per @tantipensieri
Foto dell’autice