Mi sveglio come ogni mattina in un letto disfatto, ormai freddo.
Lui sarà già lontano, come i miei sogni.
Trattengo le lacrime e quell’ostinazione di svegliarmi con lui che non mi abbandona, come quell’ostinata fissazione di poter avere ciò che in realtà non potrò mai avere, lui.
Sbadiglio, stanca di notti di fuoco che passano troppo in fretta.
Mi rifugio sotto il piumone, il mio cuore colmo di emozioni, la mia mente carica di dubbi.
Io dovevo essere la prima scelta, non la seconda e l’indecisione di colui che amo mi rende nervosa, irritabile.
La sua indecisione riduce a brandelli le mie certezze che ho messo in fila a fatica in una vita che per me é stata avara di sorrisi.
Mi giro e rigiro nel letto ed alla fine prendo la mia decisione: sono innamorata di lui ma per ora me ne starò alla larga. Ho sofferto, ho combattuto per quel sentimento che credevo mi completasse.
L’ho vissuto con esagerata intensità tanto che, dopo qualche tempo, il colore è sbiadito come la fiamma che avvampa e lascia troppo presto solo cenere; la passione si è attenuata, il desiderio si è normalizzato.
Ed io, stanca di dividerlo con un’altra donna, ho iniziato a guardare indietro, cercando un appiglio nostalgico che riportasse in vita quei momenti in cui l’amore ci teneva con il fiato sospeso, quel tempo in cui si era solo amanti, quel tempo in cui eravamo felici.
Mi sono chiesta tante volte perché ci si ama di più quando si è costretti a rincorrersi da una città all’altra, ma in fondo a cosa serve correre dietro a chi non ha nessuna intenzione di fermarsi?
Ed allora ho deciso: corri pure, io non ti seguo, non ti seguirò.
Io ormai ho scelto la mia strada. L’ amore, il tuo amore a metà non mi interessa.
Sono uscita di scena, ho fallito.
Dovrò imparare a metabolizzare la sconfitta, a lasciarmi alle spalle tutti gli errori che ho fatto con te.
Mi alzo dal letto, mi sento come una clessidra che conta il tempo ed i propri lividi.
Mi alzo.
Asciugo le lacrime e continuo a guardare avanti.
Barbara per @tantipensieri
Immagine dal web