Sembrare immacolato era la sola tua ossessione perché: il corpo, nei versi di Milleri, si rivela nella sua finita concretezza e deperibilità, della quale i termini tecnico-scientifici contribuiscono ad acuire la distanza rispetto all’immaterialità di ciò che potrebbe rivelare. Il macabro, acutamente inserito in un meccanismo di suspense, è alleggerito dalla potenza della similitudine, in cui si annida quel non detto di cui la poesia di Milleri è ottima cassa di risonanza.
Sembrare immacolato era la sola tua ossessione:
un sistematico celare che in eterno
dovevi rinnovare e deperiva.
Gli utensili severi della cella frigorifera
si offrirono più volte di sottrarti
una sezione di falange o d’unghia — mai di più,
come in un tradimento controllato.
Non posso biasimarle. Si sapeva:
sapevi che il corpo, come il diamante,
si gioca tutto sulla sottrazione,
ma almeno trova il modo di scordarti,
se non di perdonarti, di scordarti
l’amputazione.