Ridìculos perché: Evia dà voce a una poesia carnale, in cui la materia diventa la chiave di lettura prescelta per interpretare lo smarrimento di un’intera società, in moto verso un lugubre traguardo. Sono disincantati i versi di Evia, come parole che constatano il venir meno di un promessa importante, di un sogno a cui si era fortemente creduto; e lasciano spazio solo per constatare quanta ridicolaggine ci sia nell’essersi volutamente distaccare dall’armonico procedere della natura, preferendogli un artefatto sterile, mortifero.
EL CIERVO
en la neblina del lago helado
el ciervo deambuló hacia la muerte
tropezando sobre piedras húmedas
esquivando la iglesia derrumbada
.
crecimos escuchando las oraciones
nos independizamos
y volvimos a escucharlas
.
sobre la cumbre empinada
el ciervo durmió en el vacío
donde el Señor prometió a los elegidos
doce moscas y siete mil lagañas
IL CERVO
nella nebbia del lago gelato
il cervo camminò verso la morte
inciampando su pietre umide
schivando la chiesa crollata
.
siamo cresciuti ascoltando preghiere
ci siamo resi indipendenti
e le abbiamo riascoltate
.
sulla cima innalzata
il cervo dormì nel vuoto
dove il Signore promise agli eletti
dodici mosche e settemila cispe
PARÁLISIS DEL SUEÑO
cuando respiro
quedan marcadas mis huellas
y se rompen
las cuerdas que me sostienen
algo queda suspendido
que mis ojos no alcanzan
PARALISI DEL SOGNO
quando respiro
restano segnate le mie orme
e si rompono
le corde che mi sostengono
qualcosa resta sospeso
che i miei occhi non raggiungono
RIDÍCULOS II
escupen sobre la verdad
para mantener un orden
.
no hay exilio
no hay duda
.
permanecen los nombres
y los números
.
y nosotros
.
bostezamos sobre su diario
cumpliendo sus leyes
.
fumamos sus marcas
riendo a escondidas
RIDICOLI II
sputano sulla verità
per mantenere un ordine
.
non c’è esilio
non c’è dubbio
.
restano i nomi
e i numeri
.
……… e noi
.
sbadigliamo sul loro giornale
eseguendo le loro leggi
.
fumiamo i loro marchi
ridendo di nascosto
NOS DIMOS CUENTA
Nos dimos cuenta
empezando por fuera
de esa piel por donde
nos escapamos
.
Nuestra elasticidad
camina por el techo
y las pestañas se
contaminan de estrellas
.
En el joven crepúsculo
de nuestra cruel descendencia
dejamos nuestras pasiones de lado
.
Habiendo tragado su hambre
satisfecho de ira
nos disuadimos en nidos de ratas
.
Viejos aposentos nacidos
de nuestra inmortalidad
estancados tan rápido
en una vida de impalpables dimensiones
.
Estamos al revés de la mentira de las ciudades
que se digiere en nuestros estómagos
mientras las luces de la calle
se desvanecen ante nuestros ojos
CI SIAMO ACCORTI
Ci siamo accorti
cominciando da fuori
di quella pelle da cui
scappiamo
.
La nostra elasticità
cammina sul tetto
e le ciglia si
contaminano di stelle
.
Nel giovane crepuscolo
della nostra crudele discendenza
lasciamo le nostre passioni da parte
.
Avendo ingoiato la sua fame
soddisfatto d’ira
ci dissuadiamo in nidi di ratti
.
Vecchi alloggi nati
dalla nostra immortalità
ristagnati così velocemente
in una vita di impalpabili dimensioni
.
Siamo al contrario della menzogna delle città
che si digerisce nei nostri stomaci
mentre le luci della strada
svaniscono davanti ai nostri occhi
*Le traduzioni in italiano sono a cura di Gianni Darconza.
Camila Evia, San Martín de los Andes, Argentina 1987.
Laureata alla Facoltà di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Buenos Aires.
È poetessa e direttrice artistica della rivista Buenos Aires Poetry. Lavora nel campo del design editoriale, dell’editing e della traduzione. Le sue opere di carattere visuale sono state esposte in diversi media in Argentina e America Latina, negli Stati Uniti (Print Magazine) e in Italia. Parte del suo lavoro poetico è stato pubblicato su riviste in America Latina e in Italia e ha partecipato ai festival di poesia in Argentina e in Messico.
Ridículos è il suo primo libro di poesia.