Sogno… o son desta ?

Mi stendo sul letto.
La stanchezza inizia a farsi sentire.
Combatto con le palpebre che diventano pesanti, cerco di tenere gli occhi aperti ma alla fine il sonno ha la meglio.

Improvvisamente mi sveglio.
Sento caldo, troppo.

Mi guardo intorno, dove mi trovo?
Avanzo incerta.
Vedo una poltroncina di pelle rossa.
Mi siedo.
Davanti a me il nulla, solo una clessidra che scandisce il tempo.

Si apre una porta, sento dei passi ed una sedia che si sposta.

Non vedo nessuno.
Non riesco a vedere nessuno.
Riesco solo a sentire la clessidra che adesso si é fermata.

La sabbia rimane sospesa, nel vuoto più assoluto.

Mi si gela il cuore, si ferma il tempo.
Mi guardo intorno, perplessa, non riesco a capire.

Ad un tratto una voce davanti a me inizia a pormi delle domande.

Faccio per rispondere ma dalla mia bocca non esce alcun suono.
D’istinto mi metto le mani al collo.
Dalla mia bocca non esce nessuna risposta, ma un’altra voce risponde al posto mio.

Voci che si rincorrono, domande e risposte.
E’ come se fossi una spettatrice che guarda uno spettacolo senza protagonisti.

“Cos’è che vuoi?
Cos’è che ti serve per stare bene?
Dimmi, cosa vorresti?”

– Lo sai benissimo che quello che vorresti non potrà mai farti felice.

“Cos’è che vuoi?
Cos’è che ti serve per stare bene?
I soldi?”

– Lo sai benissimo che i soldi non fanno la felicità, al massimo ti aiutano a stare meglio.

“Cos’è che vuoi?
Cos’è che ti serve per stare bene?
Una vita tutta rosa e fiori? “

– Lo sai benissimo che sarebbe bellissimo avere una vita senza problemi, ma poi ti annoieresti e cercheresti di movimentare le tue giornate.

“Dimmi, allora, cosa vorresti per essere felice?
Dimmi, allora, di cosa avresti bisogno per essere felice?”

– Lo sai benissimo che per essere felice dovresti avere quello che non potresti mai avere.

” Se sai cosa veramente cosa ti serve, perché non lo trovi?
Pensaci, immagina, cosa ti manca per essere felice?”

– Lo sai benissimo che per essere felice ti manca il coraggio.

Si, il coraggio.
Il coraggio di prendere delle decisioni che faranno male a qualcuno è vero, ma che ti porteranno la felicità.

Improvvisamente, così come sono arrivate le voci scompaiono.

Adesso c’è il silenzio più assoluto.

La clessidra ha ripreso il lento scorrere del tempo, il mio cuore a pompare vita.

Mi sveglio, mi guardo intorno.
Sono a casa, nel mio letto.
Fuori la notte è avvolta nel suo silenzio.
Mi alzo, apro gli scuri, osservo la luna riflettere sui vetri.

I pensieri iniziano a rincorrersi.

Prendo il cellulare.
Non so cosa fare, sono indecisa.
Ma vado avanti, prendo coraggio.
Scrivo un messaggio, poche parole ma che spero faranno effetto.
Indugio sul tasto dell’invio, poi premo.
Spengo il cellulare.

Rimango in attesta di una risposta, arriverà o non arriverà?

Non ci penso, non voglio pensarci.

Aspetto, la mia felicità.
Io, il coraggio l’ho trovato…

 

mbarbie per @tantipensieri

Immagine dal web

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