Atelier urbani perché: l’ironia, che accompagna questi versi e tutta l’opera di Messa, diventa paradigma del fendente con cui l’autrice vuole attraversare e oltrepassare il reale nelle sue contraddizioni, ma anche nel suo incanto. La semplicità è un dono, una meta da raggiungere a cui si confanno il lessico scelto e la composizione stilistica, con un risultato incisivo, immediato eppure capacissimo di fare ancora riflettere.
Con le mie forbici
ritaglio cartamodelli di carne
disegnati ripassando
la vita di altra gente.
Imbastisco i vissuti di tela
e poi li cucio fra loro,
con la prepotenza dell’ago appuntito
infilato con i Colori delle mie matasse.
Indosso quegli abiti su misura
e sfilo invisibile fra la gente.
Si viaggia comodi
vestiti di anonimato.
(da Seppie ripiene. Poesie per poche lire)