Amore migrante e l’ultima sigaretta perché: Nazzaro parla d’amore, un amore particolare e universale al tempo stesso, senza mai cadere del banale ma, al contrario, riuscendo a essere incisivo e toccante, con un versificare spesso breve eppure sempre misurato e profondo, in cui la vista e il nome diventano i segni da seguire per mettersi sulla strada del sentimento più importante e motore di tutte le cose.
Lei era di quegli amori
che occupano un luogo preciso.
L’ovunque.
Ella era de esos amores
que ocupan un espacio preciso.
El donde sea
Dell’amore tu sei
quella poesia bellissima
che non ricordo mai.
E che mi tocca inventare
ogni volta al vederti.
Del amor tú eres
ese poema bellísimo
que nunca recuerdo.
Y que me toca inventar
cada vez al verte.
(da Amor migrante y el último cigarrillo/Amore migrante e l’ultima sigaretta, Ensamble 2018)