Il 19 marzo 2019 avrebbe compiuto 64 anni ed invece no.
Il destino, la sfiga, Dio, Allah, Buddha o chi cavolo sia o non sia, ha deciso che Pino Daniele doveva morire a 60 anni!
Evidentemente ciò vale per tutti, tutti quelli che lasciano questo mondo troppo presto, lasciando questo mondo senza tante cose.
Nel caso di Pino Daniele ha lasciato tantissimo ma certamente avrebbe potuto regalare la sua arte, la sua poesia e la sua musica ancora per tanti anni.
Ed invece no NON ridiamoci sopra un po’…
La prima volta che ho ascoltato Napul’ è mi sono chiesta se era mai esistito qualcun altro in grado di descrivere così meravigliosamente Napoli, se qualcuno avesse mai trovato parole così stupende per descrivere la propria città, mi sono chiesta tante volte se, quando Pino canta:
Napule è tutt nu suonn
E a’ sap tutt o’ munn
Ma nun sann a’ verità.
stesse pensando a quante volte, una città spettacolare come Napoli, sia stata trattata come si tratta un donna bellissima che è stata solo buttata per terra e nel fango e che ritrova la sua bellezza solo guardandola con occhi veri e puliti.
Questa canzone fa parte degli esordi di Pino della metà degli anni settanta nel primo album Terra mia – 1977 – e si… quel primo album non si può dimenticare.
Un blues nuovo per la canzone napoletana, un blues “metropolitano” che ti fa venire voglia di canticchiare, di urlare e di ballare lentamente su note e parole ritmate. Quel ritmo che solo lui riusciva a dare ai suoi pezzi.
Ecco che arrivano gli anni 80 ed esce Quann’ chiov nell’album Nero a metà, in quest’album credo che Pino Daniele volesse dare un messaggio di speranza, la canzone ad un certo punto dice:
E aspiett che chiov
l’acqua te ‘nfonne e va
tant l’aria s’adda cagna’
ma po’ quann chiov
l’acqua te ‘nfonne e va
tant l’aria s’adda cagna’.
e tutto questo lo dice con un sottofondo di un meraviglioso Sax (di suo “fratello” James) ed un leggero accenno di batteria, un mix perfetto, un testo dolcissimo… La tipica canzone che ti accompagna nei giorni in cui ti sembra che nulla della tua vita cambierà c’è Pino, lui ti ricorda che prima o poi l’aria cambia, finisce di piovere ed esce il sole, o esce il giorno come in un’altra sua canzone (iesc juorn).
Anni 90, Non calpestare i fiori nel Deserto, il singolo di questo Album è Anima, il testo e la musica mantengono il suo stile con un pianoforte ed una chitarra che viene elegantemente percorsa dalle sue dita, il testo non è in dialetto napoletano ma ne mantiene l’Anima… E’ un pezzo che si adatta ai tempi e vede la collaborazione con Jovanotti (Un deserto di parole) e poi inizia un’epoca dove ci si illude che tutto sia materialismo e soldi, ma:
In questa vita c’è bisogno di più anima
Per sopportare quello che c’è intorno l’anima
che ho lasciato fra le tue mani
Per non avere tutti i giorni uguali
L’anima che troppe volte metti sotto i piedi
Uno dei singoli dello stesso album e tra i pezzi più dolci e appassionati che io ricordi c’è Che male c’è , uno stile ancora innovativo e nello stesso tempo semplice, liscio, pulito, un testo d’amore, un amore maturo e consapevole e anche qui mi ha sempre colpito questa frase:
lo posso dire
che il potere vero è solo
solo il sentimento
e noi ci siamo fino al collo
ci siamo dentro
che bella confusione che c’è nella mia mente
e come è bello stare con te
E come bello caro Pino ascoltarti…
Le canzoni di Pino sono davvero tante, pare abbia scritto oltre 300 canzoni e sono tutte particolari nei testi e nella musica, era davvero un misto di innovazione e di tradizione napoletana ed italiana, io ne ho ricordate alcune ma nella mia testa ne sto ascoltando altre, ha scritto tanto ed ha fatto interpretare suoi pezzi a tanti artisti e credo non si possa davvero riuscire a riassumere tanta creatività, si può solo cercare di non dimenticarla mai…
A vita è ‘nu muorzo, nun me fà’ ‘ntussecà’
Pino Daniele
da Ammore Scumbinato, 1989
Arianna Capodiferro per @tantipensieri
Immagini dal web
Ps: Ringrazio per la consulenza storica la Band Tribute di Pino Daniele “ViaToledo” – Milano
https://www.facebook.com/pinodanieletb/
https://www.youtube.com/watch?v=h1xtwdnaWx8