La festa dell’Epifania che tutte le feste si porta via

Aggiungo e “per fortuna”!

Evidentemente tutte queste festività concentrate in 15 giorni alla fine stufano, sbaglio?

Ma in verità volevo parlare di altro. Ho fatto una googlata ed ho ritrovato tantissime informazioni sulla Festa dell’Epifania che non ricordavo praticamente più.

Per esempio, non ricordavo più che, l’origine di questa festa si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche della cultura popolare e si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.

Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un sacco stracolmo di, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai una dose di carbone) passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini. Ha un gonnellone scuro ed un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Si rifà al suo aspetto la filastrocca (la Befanata) che viene recitata in suo onore:

La Befana vien di notte

con le scarpe tutte rotte

col cappello alla romana…

VIVA VIVA LA BEFANA!

Tra le varie leggende legate all’Epifania la più famosa era che i Re Magi partirono carichi di doni (oro, incenso e mirra) per Gesù Bambino. Attraversarono molti paesi guidati da una stella, e in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e unirsi a loro. Ci fu solamente una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all’ultimo minuto cambiò idea, rifiutandosi di seguirli. Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiungere i Re Magi, che però erano già troppo lontani. Per questo la vecchina non vide Gesù Bambino, né quella volta né mai. Da allora ella, nella notte fra il cinque e il sei Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini buoni i doni che non ha dato a Gesù.

Un’altra famosa leggenda dice invece che i Tre re, Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, partirono da paesi diversi, forse la Nubia, la Godolia e Tharsis, per portare doni a Gesù: oro, incenso e mirra. Si incontrarono con la vecchina vicino a Gerusalemme e, pur parlando lingue diverse, si compresero e si accorsero di avere la stessa meta; così proseguirono il viaggio insieme. Giunti alla grotta offrirono a Gesù i loro doni, lo adorarono e ripartirono.

Qualsiasi sia la vera leggenda nella notte, tra il 5 ed il 6 gennaio qualcosa di magico, per i bambini molto piccoli, accade.

Mia mamma mi diceva:

  • vai in cucina e metti la tua calzina più bella, domattina vedrai se la Befana ha riempito la calzina di dolci o di carbone.
  • Quando scopri cosa ha deciso la Befana vieni ad abbracciare mamma e papà.

Il carbone non l’ho mai ricevuto.

Forse si sarà sempre sbagliata la Befana, o no?

Arianna Capodiferro

@tantipensieri on twitter

Alias @1972ariiiii

immagini dal web

 

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