L’amante perfetto

Tutto era pronto per il piano che aveva ideato la sua amica e Ginevra si sentiva invasa da un senso di eccitazione incontenibile.
Per riconquistare suo marito avrebbe dovuto inventarsi un “amante” colto, sportivo, ricco e sciupafemmine: insomma, un tipo eccezionale.
Ginevra amava ancora suo marito, ma ultimamente per lui era come se fosse diventata trasparente, avrebbe potuto perfino cambiare colore di capelli e non se ne sarebbe accorto.
La monotonia del loro matrimonio era arrivata ad un punto di ristagno e questo le faceva male perché, un tempo, erano stati una coppia ricca di complicità  mentre adesso erano come fratello e sorella.

Così con la sua amica di sempre mise in atto un piano che avrebbe dovuto insinuare molteplici tarli nella testa di suo marito e chissà, magari sarebbe scoppiata nuovamente quella passione che avrebbe dato una svolta piccante al loro matrimonio.

Arrivò il giorno prestabilito, e Ginevra iniziò a scomparire misteriosamente.
Iniziò a tornare tardi, ad avere stampata sul viso un’aria sognante ed assente come se fosse lontana mille miglia da quella casa e da lui.
La sera anziché raggiungere il letto matrimoniale aveva preso l’abitudine di sdraiarsi sul divano con un libro facendo finta di leggere.
In realtà chiudeva gli occhi, abbandonava il libro, abbracciava il cuscino e fantasticava.
Si immaginava in una stanza sconosciuta mentre il suo “amante” le accarezzava sapientemente il corpo donandole brividi di piacere per poi soffermarsi sulle sue labbra e baciarla con passione; quei baci passionali che nessuno le dava più da tanto, troppo tempo.
Era così presa, così entrata nella parte che le sembrava, effettivamente, di avere un amante.

Iniziò a comprarsi della lingerie deliziosamente sexy e mentre toccava quel tessuto così trasparente pensava all’uomo dei suoi sogni.
Chissà, magari da qualche parte del mondo esisteva davvero.
Ma sei pazza?”, le diceva la sua amica,”Resta con i piedi per terra, tu ami tuo marito”
Invece Ginevra non aveva per niente voglia di stare con i piedi per terra, e mentre suo marito iniziava a svegliarsi dal lungo letargo lei iniziava ad essere sempre più disinvolta, sempre più enigmatica, sempre più sfuggente.
Fino a quando, una sera, suo marito capitolò e le fece una tremenda scenata di gelosia; pensava veramente che lei avesse qualcuno.
Naturalmente lei non negò niente ma da quel giorno suo maritò ritornò ad essere quello che era stato: dolce, affettuoso, colmo di premure e perfino passionale durante le loro notti infuocate.
Insomma, ritornò ad essere l’uomo di cui si era innamorata.

Però, nonostante Ginevra avesse modificato alcuni suoi comportamenti e gli avesse fatto credere che con l’altro era finita, nella sua mente continuava ad immaginare quell’amante inesistente, scaturito dalla sua fantasia.
E così mentre era tra le braccia di suo marito in realtà immaginava di essere abbracciata al corpo dell’uomo scaturito dalla sua fantasia, di essere baciata da labbra ardenti, di essere toccata da mani possenti.
Si sentiva rinata. Era passionale, colma di slanci e di fantasie erotiche mai avute prima di allora.
Queste cose te l’ha insegnate lui?”, le chiedeva suo marito con rabbia.
Certamente”, mentiva Ginevra.
Una menzogna che le sembrava verità.

mbarbie per @tantipensieri
Immagine dal web

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