Poter tornare indietro nel tempo, quando la vita era difficile e non tutti potevano permettersi quello che desideravano ma si sapevano accontentare e si sforzavano sempre di avere il sorriso sulle labbra.
Dove il Natale dell’Avvento era sentito, atteso e la tradizione era stare tutti in famiglia condividendo quel poco che c’era…Ma sorridevano. Si…!
Oggi cammino per strada e vedo un correre in giro per stupidi regali, mi soffermo a guardare, assisto ad inutili capricci e vedo visi senza anima. Mi volto proseguo il mio cammino e continuo a pensare.
Siamo in un’era dove ognuno in casa ha tutto e anche tante cose inutili, ma nessuno è contento. Mentre continuo il mio cammino mi accorgo che qualcuno mi sta sorridendo è un uomo anziano seduto sull’asfalto gli sorrido anch’io poi prendo il mio sacchetto, quello della mia pausa pranzo e lo tendo a quest’uomo che non ha nulla, lui mi ringrazia con un gran sorriso, regalandomi un simbolo di pace.
E’ proprio vero viviamo in un’epoca dove il consumismo sfrenato, ci rende tutti una massa di insoddisfatti, forse proprio perché, paradossalmente, rispetto ai tempi andati e rispetto a popoli meno fortunati abbiamo tanto a nostra disposizione e non siamo più in grado di dare il giusto valore a ciò che abbiamo di positivo nella nostra fortunata esistenza. Sì,perché nonostante, spesso e volentieri, ci si lamenta della crisi, che si trascina da ormai parecchi anni, ancora non abbiamo compreso cosa significhi davvero la parola povertà!
È la nostra una società usa e getta dove non c’è più il valore di un dono ricevuto col cuore.
Ph: anni 30/40
Immagini da web
Marinella per @tantipensieri