Ti sei mai chiesta quale sia perché: in una raccolta studiata nei minimi termini, dove tutto rimanda a qualcosa e qualcosa a tutto, dove nulla è lasciato al caso ma posizionato come una pedina in mano a giocatore esperto, fanno capolino dei frammenti in cui la cattività, che abita la nostra casa e anche quella di fianco, si addormenta e lascia, tempo di un sogno, spazio libero a occhietti che sanno dire “quella me la mangerei…”.
Ti sei mai chiesta quale sia
la vera forma della vita felice?
Nessuna a Orbit City, non una
tra le ragazze da sogno di qui
sa dire, come invece fai tu
stringendo appena gli occhietti
“quella me la mangerei…”.
Da Tormenti della cattività (Garzanti 2018)