Questa è per quelli che hanno bisogno della conclusione. Per quelli a cui serve un perimetro, una definizione. Questa è per chi ha necessità di vedere le cose nella loro interezza, per chi ama andare dalla A alla Z, per chi riesce a stare in equilibrio tra il dirselo e il farselo, per chi ha tutte le carte, i punti e i segni. Questa è per chi ha la fortuna dalla sua parte, per chi non è umano, per chi vince e ti lascia senza speranza di poter recuperare. Questa è per chi fa l’amore quando non ha voglia, per chi sa tenere le mani a posto, per chi non sa cosa si perde a toccare un paio di cosce sotto la gonna o non immagina lontanamente cosa possa voler significare un bacio sporco di saliva e di sangue.
Questa è per chi si è perso qualcosa, per chi vuol essere santo, per chi ignora, non sa, né vuole conoscere. Questa è per quelli ordinati, allineati, rigidi nei loro conformismi barocchi, forti delle loro scelte, incapaci di trovare il fascino oscuro delle rinunce.
Questa è per quelli che non bevono vino, non fumano, per quelli che scopano solo a Natale, per quelli che amano avere l’amante ma non sanno amarla davvero, per quelli che hanno il coraggio di non avere paura, per quelli che il mondo lo tengono in pugno, quelli che ti sorridono e ti riflettono il sole dai denti. Questa è per quelli che esistono.
Questa è per noi. Questa è per chi è nato sbagliato, per chi porta le scarpe slacciate, per chi ha sempre votato a Sinistra o magari pure a Destra, per chi ha la macchina rotta, per chi ha la vespa truccata, per chi ha scelto una vita distratta, per chi scrive, recita o canta, per chi ha preso la strada più lunga, quella piena di curve, per chi sorride e mastica amaro, per chi ride quando ridi tu, per chi piange quando piangi tu, per chi ha fatto dell’indicativo presente l’unico tempo possibile, per chi ha scelto di declinare l’infinito del verbo volere, per chi ha messo in conto di poter fallire, per chi si è conquistato il diritto di poter non sentire, ascoltare, imparare. Questa è per quelli che tifano per i cattivi, per chi crede che l’amatriciana si faccia col guanciale, per chi non si vanta del conto in banca, chi non c’ha una lira, chi esce lo stesso, chi prova, azzarda, spera e rimedia. Questa è per quelli che sono come noi, quelli che la malinconia morde l’esofago, che sputano il nocciolo, che battono i pugni, che non sanno andare.
Questa è per chi è come me. Che ogni giorno bisogna morire, ma non oggi, non ancora, non più.
@Italicuss per @tantipensieri
Foto di @babyLux_93