Guardo distrattamente la sveglia, non riesco a dormire.
Mi alzo e rabbrividisco quando poggio i piedi sul pavimento freddo della mia stanza.
Il fuoco nel camino è ormai spento.
Apro lentamente gli scuri e osservo il buio della notte.
Fuori c’è una luna bellissima e mi chiedo se anche tu la stia guardando o se dormi già.
Devo ammettere che mi manca non averti accanto, non poterti abbracciare o semplicemente baciarti la schiena, piccoli gesti che per me erano importanti.
Da quando te ne sei andato la notte è così lunga.
Mi butto di nuovo sul letto.
Le lenzuola sono così fredde da farmi accapponare la pelle.
La voglia di sentirti ancora, dentro di me, per l’ultima volta è tanta, ma tu non ci sei, non sei qui con me.
Chiudo gli occhi e mentre ti cerco nella mia mente lascio che le mie mani scivolino sulla mia pelle, come se fossi tu a farlo; lascio che la mia pelle si scaldi al tocco delle tue mani; lascio che la mia schiena si inarchi sotto ai tuoi baci.
Lascio che le mie labbra cerchino le tue; lascio che la mia lingua esplori la tua bocca come in una danza frenetica.
Lascio che i nostri sospiri ed nostri gemiti si incontrino e diano forma ad un vortice di piacere, quel piacere intenso che precede l’amore, l’amore fatto di gambe intrecciate, di corpi sudati, di mani che si cercano.
Ho gli occhi chiusi ma è come se lo sentissi muoversi, dentro di me, dentro la mia mente.
Lo sento sussurrare il mio nome ed io impazzisco per lui, con lui.
La passione ci sta tormentando l’anima, ci sta divorando mentre i nostri corpi uniti, sudati, saldati l’uno nell’altro si desiderano, si prendono, si plasmano.
Riesci a baciarmi ogni pensiero. Riesci a toccarmi ogni strato di pelle, ogni brivido, ogni battito.
Mi vivi dentro. Ti sento addosso.
E poi, tutto finisce, improvvisamente.
Mi risveglio dal torpore dei sensi, accaldata, sudata consapevole che quella sarebbe stata la mia ultima volta con lui; l’ultima volta dentro le nostre menti, perverse.
mbarbie per @tantipensieri
Immagine dal web