Ci sono sere in cui non vuol farsi notte. Sere in cui conti e riconti i tuoi sbagli, ma non ti condanni. Sere in cui il sonno tarda più del solito. Sere in cui manchi, ma non fai così male. Sere in cui una finestra diventa una sala d’aspetto. Sere in cui vuoi ascoltare più musica di quella che conosci. Sere in cui l’orologio ti lascia davvero quei cinque minuti che servono per rimettere un po’ di disordine nei tuoi pensieri. Sere in cui il giorno non muore, perché vuole provare ad imitarti. Sere in cui il tormento diventa più sopportabile, quasi compagno. Sere in cui il famoso soffitto si fa i fatti suoi e il ghiaccio nel tuo bicchiere non ne vuol sapere di sciogliersi. Sere in cui rigiri nelle mani quel bicchiere, che diventa piccolo piacere. Sere in cui i ricordi sono dolci frammenti di cioccolato, amaro certo, ma pur sempre cioccolato. Sere in cui pensi agli amici lontani, a quelli un po’ più vicini, a quelli che non vedi e nemmeno senti più. Sere in cui l’avresti un libro da leggere, ma manca la voglia e allora lasci che sia. Sere in cui è bello lasciarsi andare, arrendersi, sentirsi soli, ma non del tutto. Sere fatte per aspettare ancora un pochino, ad immaginarsi un abbraccio forte, un sorriso sincero, un bacio profondo. Sere fatte per ricordarsi chi sei e non chi avresti voluto essere. Sere in cui quello che hai vince su quello che vorresti avere. Sere in cui ci sei solo tu, qualche parola, una canzone e un pensiero che ti accompagna a quel momento, quando non sarà più sera e la notte verrà a portarsela via, lasciandoti in dono, forse, un sogno. Ci pensi? In fondo, sono sere come queste di cui, qualche volta, un uomo ha bisogno.
@italicuss per @tantipensieri
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