Ho sovrapposto la bocca
a più d’uno dei vostri sguardi
e infilato le mani
nelle vostre tasche vuote.
Ho fatto la conta
per non perdermi tra i passi
falsi che avete lasciato
sulle strade di lava.
Ho riavvolto la vita
come il rewind un film
intorno alle vostre perbeniste
aperture di porte.
E poi viole, tante viole.
Ho portato viole
sulla tomba vuota
della mia libertà.